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Disturbo Bipolare I

Il disturbo bipolare I è un disturbo dell’umore caratterizzato dalla presenza di almeno un episodio maniacale nella vita del paziente, indipendentemente dalla presenza o meno di episodi depressivi maggiori. È la forma più rappresentativa e tipica del gruppo dei disturbi bipolari, un tempo indicato come “psicosi maniaco-depressiva”.

L'episodio maniacale, criterio cardine per la diagnosi, si manifesta con un’alterazione patologica dell’umore, in senso euforico o irritabile, accompagnata da iperattività psichica e motoria, che compromette significativamente il funzionamento globale dell’individuo. Nella maggior parte dei casi, il decorso del disturbo è episodico e ciclico, con alternanza tra fasi maniacali, depressive e intervalli di benessere più o meno prolungati.

Si distingue dal disturbo bipolare II per la gravità dell’alterazione dell’umore e per la presenza, appunto, di episodi maniacali veri e propri, assenti nella forma II.

Eziologia e fattori di rischio

L’eziologia del disturbo bipolare I è multifattoriale e complessa, con un'interazione tra predisposizione genetica e fattori ambientali. Non è possibile identificare una causa unica, ma si riconoscono i seguenti elementi:


Pur non rappresentando vere cause dirette, esistono diversi fattori che aumentano la probabilità di sviluppare il disturbo bipolare I:

Tali fattori non determinano l'insorgenza del disturbo, ma possono contribuire a scatenarne l’esordio in soggetti predisposti o a favorire le recidive in quelli già diagnosticati.

Manifestazioni cliniche e diagnosi

Il disturbo bipolare I si manifesta con episodi clinici ben definiti che si alternano a periodi di remissione più o meno completa. L’episodio maniacale è l’elemento diagnostico essenziale e si caratterizza per:

Quando il tono dell’umore è prevalentemente irritabile, la diagnosi richiede almeno quattro sintomi tra quelli elencati. L’episodio maniacale può insorgere improvvisamente e raggiungere rapidamente l’apice in pochi giorni, con durata variabile da alcune settimane a diversi mesi.

Oltre agli episodi maniacali, circa il 60-70% dei pazienti presenta anche episodi depressivi maggiori, con sintomi quali tristezza profonda, anedonia, disturbi del sonno e dell’appetito, rallentamento psicomotorio, pensieri di colpa e rischio suicidario.

Nei casi più gravi si possono osservare sintomi psicotici, con deliri congrui o incongrui all’umore, e forme di eccitamento così intense da richiedere ricovero urgente.

La diagnosi è di competenza psichiatrica e si basa sui criteri del DSM-5. È necessario che il paziente abbia avuto almeno un episodio maniacale nella vita, della durata minima di sette giorni o meno se ha richiesto ricovero, con compromissione marcata del funzionamento lavorativo, sociale o familiare.



Il percorso diagnostico include:

Nei pazienti esordienti, la diagnosi può essere complessa: spesso l’episodio depressivo precede quello maniacale, portando a una diagnosi iniziale di depressione unipolare. È quindi essenziale una valutazione anamnestica attenta e dinamica nel tempo.

Trattamento, prognosi e complicanze

Il trattamento del disturbo bipolare I richiede una strategia a lungo termine che preveda sia la gestione della fase acuta sia la prevenzione delle ricadute. Si basa su:

Nei casi più gravi può rendersi necessario il ricovero ospedaliero, talora in regime di TSO. L’aderenza terapeutica rappresenta una delle principali sfide, soprattutto nei pazienti che sperimentano una sensazione soggettiva di benessere nelle fasi maniacali.


Il decorso è altamente variabile: alcuni pazienti presentano lunghi periodi di remissione, altri manifestano episodi ricorrenti con scarsa restitutio ad integrum. L’esordio precoce, la frequenza degli episodi e la presenza di sintomi psicotici sono associati a prognosi peggiore.

La risposta al trattamento può essere buona se l’intervento è tempestivo e personalizzato, ma è comune la necessità di trattamento a vita. L’aderenza terapeutica è determinante per prevenire recidive e ridurre l’impatto funzionale della malattia.


Le principali complicanze del disturbo bipolare I includono:

Il riconoscimento e la gestione tempestiva delle complicanze rappresentano un elemento cruciale per il miglioramento dell’outcome e della qualità della vita.

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