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EPISODIO MANIACALE


In medicina la depressione rappresenta una entità patologica particolarmente rilevante che presenta come elemento costitutivo principe l’episodio depressivo maggiore. In alcune forme depressive si presentano anche altri tipi di episodi tra cui l’episodio maniacale e l'episodio ipomaniacale.

L’età media di esordio del primo episodio maniacale è all’incirca intorno ai 20 anni, ma in alcuni casi può esordire nell’adolescenza ed in altri dopo i 50 anni. Tipicamente iniziano improvvisamente in seguito a eventi psicosociali stressanti, con una rapida intensificazione dei sintomi in pochi giorni. Sovente durano da poche settimane a diversi mesi, ma tendenzialmente si presentano più brevi e improvvisi rispetto agli episodi depressivi maggiori. L’episodio maniacale è caratterizzato da un periodo di umore anormalmente e persistentemente elevato, espansivo o irritabile della durata di almeno una settimana in cui siano presenti e persistenti in modo sostanziale ed evidente almeno tre dei seguenti sintomi (quattro se l’umore è solo irritabile): autostima ipertrofica o grandiosità; diminuito bisogno di sonno; loquacità maggiore del solito; fuga delle idee o esperienza soggettiva che i pensieri si succedano rapidamente; distraibilità; aumento dell’attività finalizzata o agitazione psicomotoria; eccessivo coinvolgimento in attività ludiche che hanno un alto potenziale di conseguenze dannose. Inoltre è necessario che tali sintomi non siano dovuti a condizioni mediche generali o ad effetti diretti di sostanze e che non soddisfino i criteri dell’episodio misto. E’ altresì necessario, per parlare di episodio maniacale, che l’alterazione dell’umore sia tanto grave da causare compromissione del funzionamento lavorativo e sociale.

L’episodio maniacale, nel caso in cui sia il più recente nell’ambito di un disturbo dell’umore, può essere aggettivato in base alle sue caratteristiche come:
  1. lieve: con il numero minimo di criteri sintomatologici richiesti (tre o quattro);
  2. moderato: con aumento estremo dell’attività o compromissione della capacità di giudizio;
  3. grave senza manifestazioni psicotiche: quando è necessaria una sorveglianza quasi continuativa per proteggere il malato dal danneggiare fisicamente se stesso e gli altri ma mancano manifestazioni psicotiche;
  4. grave con manifestazioni psicotiche: come sopra ma con in più deliri e allucinazioni (tipicamente uditive) che possono essere: congrue all’umore, nel caso siano coerenti con i tipici temi maniacali di senso ipertrofico del proprio valore, potere, sapere, identità o riguardino relazioni speciali con divinità o personaggi famosi; incongrue all’umore: nel caso non coinvolgano i tipici temi maniacali, potendo presentarsi come deliri persecutori, inserzione del pensiero, trasmissione del pensiero e deliri di influenzamento.

In relazione al periodo seguente può essere aggettivato come in:
L'episodio maniacale può inoltre presentarsi anche con manifestazioni catatoniche, del tutto identiche a quelle dell’episodio depressivo maggiore e/o ad esordio post partum anch’esso con le stesse caratteristiche dell’episodio depressivo maggiore.


EPISODIO IPOMANIACALE


L'episodio ipomaniacale inizia tipicamente in modo improvviso, con un rapido accentuarsi dei sintomi nel giro di uno o due giorni. Gli episodi possono protrarsi per molte settimane e mesi. Si ha un chiaro cambiamento nel modo di agire osservabile dagli altri ed un corredo sintomatologico simile a quello dell’episodio maniacale, cui si rimanda, ma non possono essere presenti deliri o allucinazioni e la durata dei sintomi deve essere di almeno 4 giorni. Non presenta ulteriori specificazioni.



EPIDOSIO MISTO


In medicina la depressione rappresenta una entità patologica particolarmente rilevante che presenta come elemento costitutivo principe l’episodio depressivo maggiore. In alcune forme depressive si presentano anche altri tipi di episodi tra cui l’episodio misto.

In questo tipo di episodio risultano soddisfatti sia i criteri per l’episodio maniacale che per l'episodio depressivo maggiore per la durata di almeno una settimana in modo tanto grave da causare una marcata compromissione del funzionamento lavorativo o sociale dell’individuo. Anche in questo caso i sintomi non devono essere effetti diretti di una sostanza o di una condizione medica generale. Tali episodi sono più comuni in individui giovani ed ultrasessantenni. Possono insorgere ex novo o derivare dall’evoluzione di un episodio maniacale o depressivo maggiore.

Qualora l'episodio misto sia il più recente episodio di un disturbo dell’umore può essere aggettivato, in base alle sue caratteristiche come:
  1. lieve: con il numero minimo di criteri sintomatologici richiesti;
  2. moderato: con sintomi e compromissione funzionale intermedia tra lieve e grave;
  3. grave senza manifestazioni psicotiche: in cui è necessaria una sorveglianza quasi continuativa per proteggere il malato dal danneggiare fisicamente se stesso e gli altri ma mancano manifestazioni psicotiche;
  4. grave con manifestazioni psicotiche: come sopra ma con in più deliri e allucinazioni (tipicamente uditive) che possono essere: congrue all’umore, quando coerenti con i tipici temi maniacali o depressivi; incongrue all’umorese non coinvolgono i tipici temi maniacali o depressivi potendo presentarsi come deliri persecutori, insersione del pensiero, trasmissione del pensiero e deliri di influenzamento.

In relazione al periodo seguente possono essere aggettivati come in:
L'episodio misto può inoltre presentarsi anche con manifestazioni catatoniche, del tutto identiche a quelle dell’episodio depressivo maggiore e/o ad esordio post partum anch’esso con le stesse caratteristiche dell’episodio depressivo maggiore.
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