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SINDROME DI SJOGREN PARTE II:
Manifestazioni extraghiandolari
L’impegno
sistemico, che talvolta può precede anche l’interessamento
ghiandolare, interessa svariati organi ed apparati con la comparsa di
altre manifestazioni cliniche che vanno ad aggiungersi a quelle della
patologia ghiandolare.
Le
principali manifestazioni extraghiandolari sono:
- Manifestazioni
muscolari: l’interessamento della muscolatura varia da
semplici mialgie a quadri più complessi come sindrome fibromialgica e
miosite, più spesso da flogosi, più raramente a corpi inclusi e
polimiosite franca.
- Manifestazioni
polmonari: l’interessamento polmonare, spesso
subclinico, può manifestarsi con quadri di fibrosi interstiziale,
polmonite interstiziale linfocitaria, versamenti pleurici.
- Manifestazioni
nervose: l’impegno del sistema nervoso è frequente e
viariabile, può essere sia centrale che periferico, e può manifestarsi
con differenti disturbi isolati o variamente associati tra loro. Le
manifestazioni a carico del SNC possono essere di tipo focale
(disordini motori, sensitivi, afasia, disartria, emicrania, convulsioni
corea), diffuso (encefalopatia acuta o subacuta e meningite asettica),
midollare (mielite trasversa, vescica neurologica, sindrome di
Brown-sequard), psichico (depressione, isteria, deficit mnesici,
deficit attentivi, demenza). L’interessamento del sistema nervoso
periferico è spesso dovuto a vasculite dei vasa nervorum e può
manifestarsi con: polineuropatia distale assonale sensitivo motoria,
neuropatia sensitiva pura, mononeuriti, poliradiculopatie,
- Manifestazioni
gastroenteriche: sono rappresentate prevalentemente da
quadri di gastrite cronica atrofica, celiachia, epatite cronica attiva,
cirrosi biliare, colangite sclerosante, reflusso gastro-esofageo,
esofagite, pancreatite cronica.
- Manifestazioni
renali: l’interessamento renale coinvolge
prevalentemente i tubuli con acidosi renale tubolare e diabete insipido
nefrogenico. La nefrite interstiziale può anche associarsi alla
sindrome di Fanconi. Evento raro, quasi esclusivo
delle sindromi secondarie ad altre patologie
sistemiche (LES, ecc).
- Manifestazioni
cutanee: il coinvolgimento cutaneo può essere
dovuto
a vasculite dei vasi piccoli e medi; consitono prevalentemente
in porpora, orticaria
recidivante, ulcerazioni cutanee
- Manifestazioni
genitali: sono
rappresentate prevalentemente da quadri di secchezza vaginale,
disparenuria, endometriosi, maggiore insorgenza di infezioni,
soprattutto da candida, la fertilità è sovrapponibile alla popolazione
sana, ma è più frequente sindrome maternofetale da anticorpi
anti-Ro/La
Sono relativamente frequenti anche il
fenomeno di Raynaud
e
manifestazioni generali
quali astenia, disturbi del sonno, riduzione forza fisica e
capacità aerobica.
I soggetti con Sindrome di Sjogren sono inoltre maggiormente soggetti
ad insorgenza (associazione dimostrata) di linfomi a cellule B e di
macroglobulinemia di Waldenstrom.
ACCERTAMENTI STRUMENTALI
L’
iter diagnostico
prevede la valutazione delle
ghiandole esocrine lacrimali e salivari tramtite:
- Test
di Shirmer: valuta la funzionalità
lacrimale, si esegue ponendo
una striscia di carta assorbente sul fornice congiuntivale: si
considera normale quando e l’imbibizione della supera i 5 mm. E’
opportuno ripeterlo più volte per via della sua affidabilità
relativa.
- Tempo
di rottura del film lacrimale: si
colora il film corneale con
fluoresceina e se ne osserva la rottura con lampada a fessura, è
considerato patologico per tempi inferiori ai 10 sec.
- Test
al rosa Bengala: consente di
valutare l’integrità della corna
tramite osservazione con lampada a fessura previa colorazione. Il rosa
Bengala (o la fluoresceina) nelle zone disepitelizzate.
- Scialometria:
è un test invasivo che
consiste nell’incannulamento del
dotto di Stenone e valuta la risposta salivare alla stimolazione con
succo di limone.
- Test
di Saxon: misura la salivazione
facendo masticare al pz per due
minuti una spugna e misurando la quantità di saliva assorbita dalla
spugna
- Scialochimica:
all’analisi chimica della
saliva si riscontrano
aumento di β2 microglobulina, lattoferrina e lisozima, anche ma non
sempre IgA
- Scintigrafia:
consente di svelare
fenomeni flogistici con l’impiego di
un isotopo radiomarcato
- Scialografia:
infondendo mezzo di
contrasto nel dotto di Stenone,
consente di valutare la presenza di alterazioni dell’albero ghiandolare
salivare e la presenza di segni di flogosi.
- Biopsia
ghiandolare: il prelievo bioptico
dalle ghiandole coinvolte ed
il successivo esame istoligico consente di evidenziare le alterazioni
anatomopatologiche della Sindrome di Sjogren
Per lo studio degli ghiandole esocrine può essere d'aiuto anche la
diagnostica per immagini con ecografia ed RM.
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