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SCLERODERMIA - SCLEROSI SISTEMICA (SSc)
PARTE III:
manifestazioni cutanee, vascolari e dell'apparato locomotore
Il quadro clinico si estrinseca con lesioni cutanee, alterazioni
vascolari, manifestazioni articolari ed impegno viscerale preceduti
generalmente dal fenomeno di Raynaud.
Manifestazioni
cutanee: caratteristiche e quasi sempre presenti salvo
rare eccezioni (sclerosi sine sclerodermia) sono costituite
principalmente da:
- Sclerosi
cutanea: la più tipica e la più rappresentativa che da il
nome alla patologia. Evolve attraverso tre fasi:
- infiammatoria
con
edema e prurito;
- sclerotica
(o indurativa) con assottigliamento ed
indurimento della cute che appare anelastica ed adesa ai piani
sottostanti (non è più sollevabile in pliche);
- atrofica
cute
assottigliata ed atrofica con cute e sottocutaneo unite da una sottile
struttura pergamenacea.
Alterazioni sclerotiche tipiche si riscontrano
alle mani ed al volto con:
- mani
ad artiglio: deformità in flessione
delle dita irreversibile;
- facies
sclerodermica: caratterizzata da microchelia (labbra
sottili),
microstomia con difficoltà nell’apertura e nella chiusura della rima
buccale con denti che rimangono parzialmente scoperti, naso affilato e
rughe spianate ed amimia con riduzione della capacità mimica del volto
fino a completa inespressività.
Il processo sclerotico può interessare anche gli annessi della cute con
riduzione della sudorazione per interessamento delle ghiandole
sudoripare, caduta di peli e capelli per interessamento delle ghiandole
sudoripare.
La sclerosi cutanea resta confinata alle estremità distali
degli arti nelle forme limitate, coinvolge anche la porzione prossimale
nelle forme intermedie, ed il tronco e tutta la cute nelle forme
diffuse.
- Discromie:
alterazioni del colore della cute più spesso di tipo ipocromico con
chiazze di colore chiaro (falsa vitiligio), più raramente di tipo
ipercromico con chiazze iperpigmentate, talora confluenti
(melanodermia).
- Calcinosi:
grossolani depositi di fosfato e carbonato di calcio che affiorano
dalla superficie cutanea, talora ulcerati.
Manifestazioni
vascolari: tipiche e costanti sono costituite da:
- Fenomeno
di Raynaud: vasocostrizione
periodica delle arteriole periferiche, prevalentemente a carico di
mani, piedi e padiglioni auricolari, con alternanza ciclica di ischemia
e iperperfusione.
Nella fase vasocostrittiva c’è cianosi e
intorpidimento, mentre nella fase di rivascolarizzazione rossore,
dolore, e parestesie.
Si riscontra anche in altre condizioni
patologiche e non è necessariamente associato alla sclerodermia.
Quando
associato alla sclerodermia precede di norma le manifestazioni cutanee
rappresentando nella maggior parte dei casi l’esordio di malattia e
rimanendo spesso l’unico segno di malattia per un tempo variabile da
pochi mesi per le forme di sclerodermia diffuse ad un paio d’anni per
le forme limitate (fino a 3 anni nella presclerodermia).
- Teleangectasie:
dilatazione dei vasi di
piccolo calibro (arteriole,
capillari e venule) che formano chiazze rosso porpuree di forma e
dimensioni variabili.
Sono maggiormente frequenti nelle forme limitate
e si manifestano prevalentemente a livello di mani, volto, collo,
torace e mani.
- Ulcere
ischemiche: i processi di
vasospasmo a carico delle arteriole
determinano lesioni ischemiche con ulcere e necrosi, più frequenti a
livello di mani e piedi.
Le ulcere sono dolorose ed invalidanti, possono
complicarsi con sovrainfezioni batteriche e possono coinvolgere
anche i tessuti sottostanti fino all’osso con amputazione delle falangi
distali.
Manifestazioni
a carico dell’apparato
locomotore: interessano soprattutto le articolazioni, ma
anche tendini, osssa e muscoli.
- L'interessamento
articolare è frequente e rappresentato prevalentemente da atralgie,
soprattutto nelle forme diffuse. L’artrite
è invece presente in circa
il 30% dei casi, è di tipo mono o oligoarticolare, autolimitantesi, che
si manifesta prevalentemente a carico di mani, piedi, caviglie e
ginocchio con marcata e progressiva riduione funzionale, in assenza di
dolore. Generalemte non determina erosioni o malformazioni; le
malformazioni sono dovute di norma a retrazione sclerotica della
cute del sottocute e dei tendini.
- L’interessamento
tendineo si
estrinseca con dolore e scrosci articolare e si manifesta
prevalentemente a carico dei flessori della mano, del tibiale anteriore
e dell’achilleo.
- L’interessamento
osseo è secondario a fenomeni
ischemici che provocano osteolisi e riassorbimento osseo
prevalentemente a carico delle falangi distali, molto raramente anche a
carico di estremità distale di radio e ulna, a carico della testa
femorale, dell’acromion e degli angolo mandibolari.
- L’interessamento
muscolare si manifesta con atrofia della muscolatura
sottostante alle
lesioni sclerodermiche della cute, più raramente con miosite.
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