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SINDROME DI SJOGREN PARTE III:
ACCERTAMENTI LABORATORISTICI
Gli
indici
bioumorali alterati sono comunemente quelli
dell’infiammazione e della risposta anticorporale con aumento della
VES,
ipergammaglobulinemia policlonale (soprattutto IgG ed IgA), riduzione
dei livelli circolanti di C3 C4 ed immunocomplessi circolati, talvolta
anche anemia normocromica e normocitica
Tra gli
autoanticorpi
che si riscontrano nella Sindrome di Sjogren le
IgG anti ENA ed ANA sono i più frequenti, tra cui gli anticorpi
anti-Ro
(SS-A) ed
anti-La
(SS-B)
sono gli anticorpi più specifici della sindrome di Sjogren (ma sono
riscontrabili anche nel LES); anche il fattore reumatoide
ha elevata frequenza. In un 10% dei casi si rinvengono anche anticorpi
antimitocondrio ed anti muscolo liscio.
Nelle
forme secondarie ad altre connettiviti sono ovviamente presenti anche
gli anticorpi relativi alla connettivite associata e talvolta, nelle
secondarie ad impegno sistemico anche anticorpi organi-specifici.
DIAGNOSI
In accordo con criteri della American-European Consensus Group (AECG)
per porre diagnosi di Sindrome di Sjogren bisogna valutare gli aspetti
clinici, laboratoristici (autoanticorpi), strumentali (test) ed
anatomopatologici.
Criteri
diagnostici della American-European Consensus Group (AECG)
- Sintomi
oculari: presenza di almeno uno
dei seguenti sintomi:
- Secchezza oculare giornaliera da almeno
3 mesi
- Sensazione ricorrente di sabbia negli
occhi
- Uso di lacrime artificiali più di tre
volte al giorno
- Sintomi
salivari: presenza di almeno uno dei seguenti
sintomi:
- Secchezza orale giornaliera da almeno 3
mesi
- Ricorrenti e persistenti tumefazioni
delle ghiandole salivari (in età adulta)
- Difficoltà nell'ingestione di cibi
solidi con necessita di bere molto
per riuscire a deglutirli
- Segni
oculari: evidenza di impegno oculare dimostrata da almeno
un
test tra:
- Test di Schimmer
- Test al Rosa bengala
- Caratteristiche
istopatologiche: evidenza istopatoologica di
infiltrazione linfocitaria con almeno focus score>1 nelle
ghiandole salivari minori (Focus: aggregato di almeno 50 cellule
infimmatorie mononucleate in prossimità di un acino apparentemente
intatto; Focus
score: numero di foci presenti in 4 mm2)
- Impegno
delle ghiandole salivari: evidenza di coinvolgimento
salivare
dimostrata da positività ad almeno un test tra:
- Scintigrafia salivare
- Scialografia parotidea
- Flusso salivare non stimolato inferiore
a 1,5 ml in 15 min
- Autoanticorpi:
presenza nel siero di almeno un
autoanticorpo specifico della sintrome di Sjogren tra anti-Ro (SS-A) ed
anti-La (SS-B)
Per porre diagnosi di
Sindrome
di Sjogren primaria devono essere
soddisfatti almeno 4 criteri, di cui obbligatoriamante almeno uno tra
criteri V (istopatologia) o VI (autoanticorpi speccifici); o il
alternativa presenza di almeno tre degli ultimi quattro criteri (III,
IV, V, VI)
Per porre diagnosi di
Sindrome
di Sjögren secondaria in
pazienti con una patologia potenzialmente associata (es. altre
connettiviti), è necessaria la presenza del I o del II criterio, più
almeno due tra i criteri III, IV e V.
La classificazione AECG prevede inoltre
criteri di esclusione
ovvero
non si applica in caso di: pregressa radioterapia nel distretto
testacollo; epatite; linfoma preesistente; AIDS, sarcoidosi;
graft-versus-host-disease, scialoadonosi e assunzione di farmaci
antidepressivi, antipertensivi, neurolettici, parasimpatici.
TERAPIA
Il
trattamento
è sintomatico e rivolto al controllo delle
manifestazioni oculari, salivari ed extraghiandolari.
Il
trattamento della
cheratocongiutivite consiste nell’utilizzo di lacrime
artificiali, ed in casi gravi e selezionati si può ricorrere
all’occlusione chirurgica del puntino lacrimale.
Il
trattamento della
xerostomia consiste nella frequente ingestione di
liquidi, masticare gomma, utilizzo di spay e gel idratanti per il cavo
orale.
A questi si aggiunge il
trattamento delle manifestazioni
extraghiandolari, quando presenti.
FANS e corticosteroidi per le manifestazioni articolari e steroidi ad
alte dosi, methotrexate, ciclosporina A e ciclofosfamide per forme
gravi con impegno viscerali
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