Cerca nel sito...
Google Ricerca personalizzata
SCLERODERMIA - SCLEROSI SISTEMICA (SSc)
PARTE VI:
accertamenti strumentali, prognosi e terapia
Gli
accertamenti
strumentali valutano il coinvolgimento vascolare e
l’impegno viscerale.
La
capillaroscopia
consente di valutare la morfologia dei capillari ungueali per lo studio
del fenomeno di Raynaud evidenziando alterazioni quali slargamento,
tortuosità, disarragngiamento, megacapillari (segni iniziali) fino a
perdita di capillari e comparsa di zone avascolari (pattern
sclerodermico). Altra indagine per lo studio del microcircolo è la
flussimetria laser doppler, l’ultrasonografia ecocolor doppler e la
pressione arteriosa digitale studiano le arterie digitali mentre la
pletismografia e la termografia studiano entrambi i distretti.
(consultare la pagina sul
Fenomeno di
Raynaud per maggiori dettagli sulla diagnostica del
microcircolo)
Le indagini strumentali per valutare il
coinvolgimento cardiaco
sono l’ECG e l’Holter ECG che possono evidenziare alterazioni del ritmo
dovute a fibrosi del tessuto di conduzione, ecocardiogramma color
doppler che consente di individuare disfunzione diastolica, alterazioni
valvolari, morfologia e contrattilità delle camere cardiache,
versamento pericardico e misurazione indiretta della pressione in
arteria polmonare, altre indagini utili sono il cateterismo cardiaco e
la RM cardiaca.
Le indagini strumentali per valutare il
coinvolgimento polmonare
son Rx toracica che può evidenziare aumento della trama reticolare, più
marcato alle basi, per fibrosi polmonare, TC ad alta risoluzione che
può evidenziare fibrosi interstiziale, aspetto a vetro smerigliato e
polmone alveolare, spirometria con evidenza di disfunzione di tipo
restrittivo, emogasanalisi che può evidenziare una lieve ipossia o
essere anche normale, broncolavaggio alveolare con presenza di cellule
infiammatorie in caso di alveolite, DLco (capacità di diffusione del
monossido di carbonio) che evidenzia riduzione della capacità di
diffusione del CO attraverso l’interstizio.
Le indagini strumentali per valutare il
coinvolgimento dell’apparato
digerente, accanto alla radiografia tradizionale con pasto
baritato e clisma opaco, prevede l’impiego di scintigrafia esofagea e
colonscopia che consentono una più accurata valutazione della
peristalsi esofagee ed intestinale e delle loro complicanze ed
evidenziano le alterazioni mucosali. Il malassorbimento può essere
valutato con esame delle feci , dosaggio di B12 e folati, breath test
all’idrogeno.
Le indagini strumentali per valutare il
coinvolgimento renale
sono nefroangioscintigrafia ed il color doppler che evidenziano le
alterazioni vascolari della nefropatia sclerodermica.
La
sclerodermia presenta alternanza di fasi di remissione ed attività
di malattia.
Evolutività e
prognosi sono variabili da forme a lenta progressione con
manifestazioni cutanee che restano localizzate per lungo tempo ed
assenza di impegno viscerale a forme con rapida estensione delle
lesioni cutanee a tutto l’organismo e notevole impegno viscerale.
L’interessamento dei visceri è ciò che condiziona maggiormente la
prognosi e la sopravvivenza. Le cause più frequenti di morte sono
quelle cardiache, seguite da quelle polmonari e renali.
La
terapia
si avvale di presidi farmacologici volti al controllo dei meccanismi
patogenetici della malattia quali farmaci vasoattivi
(calcioantagonisti, ACE inibitori, sartani e prostanoidi),
immunosoppressori (soprattutto ciclofosfamide) ed antifibrotici
(soprattuto D-penicillamina), da integrarsi con la terapia per le
singole manifestazioni che si presentano nel corso della sclerodermia.
Per il trattamento del
fenomeno
di Raynaud ci si avvale di calcio antagonisti a lento
rilascio (Nifedipina), N-acetilsisteina ed analoghi delle prostacicline
più termoprofilassi, astensione dal fumo, divieto di uso di oggetti
vibranti.
Per il trattamento delle
ulcere
sclerodermiche ci si avvale di terapia medica con
calcio antagonisti (Nifedipina), N-acetilsisteina, analoghi
delle prostacicline (iloprost) ed eventuale antibiotico per infezione,
più terapia chirurgica con toilette, medicazioni umide e gel
piastrinico.
Per il trattamento delle
complicanze
muscolo-scheletriche ci si avvale di FANS,
riabilitazione, fisioterapia ed eventualmente steroidi a basse dosi in
caso di evidente miosite con elevazione degli enzimi muscolari.
Per il trattamento dell'
ipertensione
polmonare ci si avvale di calcio antagonisti,
analoghi delle prostacicline (iloprost in infusione o per via
inalatoria, Treprostinil per via sottocutanea, Beraprost per via
orale), antagonisti recettoriali dell'endotelina (Bosentan, Sitaxentan,
Ambrisentan), inibitori della fosfodiesterasi 5 (sidenafil e tadalafil).
Per il trattamento dell'
alveolite
e della
fibrosi polmonare
ci si avvale di ciclofosfamide per ev., steroidi per os,
N-Acetilsicteina per os e/o ev.
Per il trattamento dell'interessamento esofageo ci si avvale
di IPP, antiacidi, procinetici, per il trattamento delle manifestazioni
intestinali procinetici, antibiotici topici e fermenti lattici
Per il trattamento della
crisi
renale alte dosi di ACE inibitore (Enalapril),
prostaciclina ev., Fuorosemide, dialisi ed in ultimo trapianto.
Per il trattamento delle complicanze
esocrine (sindrome
sicca) ci si avvale di lubrificanti e terapia delle
complicanze infettive