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SCLERODERMIA - SCLEROSI SISTEMICA (SSc)
PARTE I:
definizione, genetica, anatomia patologica e classificazione
La
Sclerodermia
è una connettivite a patogenesi
autoimmune che predilige il sesso femminile e la fascia di età tra i 30
ed i 50 anni, e si caratterizzata per la presenza di fibrosi della cute
con impegno
vascolare, articolare e viscerale variabile.
Sebbene non esistano prove epidemiologiche di familiarità di malattia
(pz sclerodermici raramente hanno in famiglia altri paziente affetti da
sclerodermia, ma è possibile riscontrare nei loro familiari altri
soggetti affetti da altri tipi di patologie autoimmuni), alla base
della sclerodermia sembra esserci comunque una
predisposizione individuale
dipendente dal substrato genetico. Sono state dimostrate associazione
tra sclerodermia ed alcuni
antigeni
di istiocomaptibilità tra cui maggiormente coinvolti
HLA-C4AQ e DQA2.
E’ inoltre da segnalare la presenza di
microchimerismo
nelle donne affette da sclerodermia (presenza di DNA maschile nel
sangue periferico delle donne sclerodermiche).
L’eziologia è sconosciuta, sebbene è certo che esiste un agente
scatenante ignoto in grado di innescare il processo patologico alla
base della sclerodermia.
L’innesco attiva due processi patogeneci distinti ma strettamente
connessi tra loro da un lato danno endoteliale e dall’altro induzione
della risposta immunitaria che conducono entrambe ad attivazione del
processo fibrotico.
Il
quadro
anatomopatologico
è dominato dalla fibrosi a cui si
accompagnano i segni di vasculopatia e la presenza di infiltrati
mononucleati.
Il
processo fibrotico
colpisce tipicamente la cute, con ispessimento
del derma per deposito di collagene e componenti della matrice
extracellulare. Altre sedi conivolte dal processo fibrotico, specie
nelle forme diffuse, sono l'interstizio polmonare, il miocardio e le
pareti esofagea ed intestinale.
Alla fibrosi si accompagna
vasculopatia,
prevalentemente a carico di
arteriole e capillari con ispessimento dell'intima, proliferazione
della e degenerazione delle cellule endoteliali.
I capillari vanno incontro a dilatazione, tortuosità e distruzione.
L'ischemia da vasculopatia determina inoltre necrosi dei tessuti a
valle.
Intorno ai vasi si rinviene costantemente
infiltrato cellulare
composto
da linfociti, maggiormente di tipo T, macrofagi, mastociti ed
altre cellule mononucleate immunocompetenti.
In base all’estensione del processo patologico
si
distinguono tre tipi
di sclerosi sistemica:
- Sclerosi
Sistemica diffusa: decorso rapido con sclerosi cutanea,
preceduta solo per pochi mesi dal fenomeno di Raynaud, che si estende
rapidamente e diffusamente alla cute, con impegno viscerale precoce e
grave
- Sclerosi
Sistemica limitata: decorso lento con sclerosi cutanea,
preceduta da una lunga storia di fenomeno di Raynaud, che resta
confinata al volto ed alla estremità distale degli altri, con impegno
viscerale poco frequente e tardivo.
- Sclerosi
Sistemica intermedia: stesse caratteristiche della
limitata
con estensione della sclerosi cutanea anche alla parte prossimale degli
arti con risparmio del tronco.
Esistono poi delle forme di sclerodermia non sistemiche, poco
evolutive, con risparmio dei visceri, a prognosi buona, definite
sclerodemie circoscritte, che si distinguono in:
- Sclerodermia
lineare:
insorge in età giovanile, si manifesta con strie cutanee sclerotiche a
cui possono associarsi lesioni trofiche della muscolatura e dell’osso
sottostanti la lesione cutanea.
- Sclerodermia
morfea: le lesioni cutanee consistono in chiazze
sclerotiche singole o multiple, talora confluenti (morfea
generalizzata).
A queste si aggiungono altre forme di sclerosi particolari, prive di
manifestazioni cutanee che sono:
- Sclerosi
sistemica sine sclerodermia: presenta tutte le alterazioni
clinicihe
e laboratoristiche della sclerosi sistemica ad eccezione
delle
manifestazioni sclerotiche della cute.
- Presclerodermia
(early SSc): priva di manifestazioni cliniche ad
eccezzione di Fenomeno di Raynaud con alterazioni dei
capillari sottoungueali e alterazioni ischemiche digitali, riscontro
di ANA circolanti specifici per la sclerodermia. Evolve in sclerosi
sistemica nel giro di 3 anni.
La sclerodermia può insorgere anche nel contesto di altre connettiviti,
si parla in tal caso di
sindrome overlap. Le
connettiviti che si associano con maggior frequenza alla sclerodermia
sono la sindrome di Sjogren, il lupus eritematoso sistemico e la
polidermatomiosite.
Altre patologie autoimmuni che possono presentare associazione con la
sclerodermia sono l'artrite reumatoide, la cirrosi biliare primitiva,
la tiroidite di Hashimoto.
La sclerodermia può essere secondaria anche ad esposizione a
sostanze tossiche quali cloruro di vinile (prodotto durante la
lavorazione della plastica), solventi organici come benzene e
toulene, o anche all'assunzione di alcuni
farmaci (es. blemomicina, pentezocina,
etc …)