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LUPUS ERITEMATOSO SISTEMICO (LES) PARTE IV:
Anatomia patologica e clinica delle manifestazioni renali
(NEFROPATIA LUPICA)
Nel Lupus Eritematoso Sistemico l'interessamento del rene è presente a livello
microspopico in tutti i pazienti e si manifesta a livello clinico nella
metà dei pazienti.
L’estensione del processo lupico al rene prende il
nome di
nefropatia lupica.
Le
manifestazioni
cliniche della nefropatia lupica sono differenti, possono
presentarsi variamente associate tra di loro e si distinguono in:
- Nefrite
interstiziale con tubolopatia;
- Sindrome
nefritica: caratterizzate da ematuria, proteinuria di
grado variabile, ipertensione arteriosa ed insufficienza
renale;
- Sindrome
nefrosica: caratterizzata da presenza di proteinuria,
diprotidemia ed edemi, che differisce dalla sindrome nefrosica tipica
per possibile associazione con ematuria, riduzione di filtrato ed
iperazotemia e per assenza di ipoprotidemie ed ipogammaglobulinemia
(normali o aumentate per eccessiva produzione di anticorpi nel
LES);
- Sindrome
vascolare con ipertensione arteriosa.
Il processo patologico può interessare
tutte le strutture renali
(glomeruli, tuboli, interstizio e vasi) ma le manifestazioni più
frequenti e significative si riscontrano a livello dei glomeruli, e
sulla base della alterazioni glomerulari riscontrabili alla microscopia
ottica (MO), elettronica (ME) ed all’immunofluorescenza (IF) si
distinguono 6 classi immunoistologiche (classificazione OMS) a cui
corrispondono differenti manifestazioni cliniche ed urinarie:
- Classe
I
(normale): la più rara, caratterizzata da assenza di
reperti patologici ad MO, ME ed IF; clinicamente non
sono presenti
manifestazioni di alcun tipo;
- Classe
II (mesangiale): caratterizzata da interessamento
mesangiale con presenza di depositi nel mesangio; viene ulteriormente
suddivisa in
- sottoclasse
IIa quando c'è evidenza di depositi nel
mesangio al ME ed
IF con MO normale; di norma mancano di norma segni clinici e
urinari, salvo rare eccezioni con lieve ematuria e o
proteinuria;
-
sottoclasse
IIb quando oltre ad evidenza di depositi
nel
mesangio al ME ed
IF vi è anche evidenza di interessamento
mesangiale anche al MO con ipercellularità ed aumento della matrice
mesangiale, spesso mancano i segni clinici ed urinari con eccezioni
(ematuria e proteinuria) meno rare che possono accompagnarsi anche a
lieve insufficienza renale;
- Classe
III (glomerulonefrite focale e
segmentaria): caratterizzata da aumento delle cellularità
mesangiale ed endoteliale con
evidenza di depositi mesangiali e sottoepiteliali che interessano meno
della metà dei glomeruli, sono costantemente presenti ematuria e
proteinuria, rara sindrome nefrosica e moderata
insufficienza renale.
Può andare incontro e remissione o ad evoluzione nella forma
diffusa.
- Classe
IV (glomerulonefrite proliferativa diffusa): caratterizzata da
aumento delle
cellularità mesangiale ed endoteliale con evidenza di depositi
mesangiale e sottoepiteliali che interessano più della metà dei
glomeruli, il quadro
clinico è grave con ematuria e proteinuria più
marcate, sindrome nefritica e sindrome nefrosica, insufficienza renale
ed ipertensione arteriosa. Può andare incontro a remissione o
peggiorare con uricemia.
- Classe
V (glomerulonefrite membranosa): caratterizzata da
ispessimento della membrana basale diffuso ed irregolare con depositi
mesangiali, subepiteliali ed intermembranosi, la proteinuria è costante
e si associa spesso ad ematuria e sindrome nefrosica che può andare
incontro a remissione ma presenta poi sempre ricadute, possono essere
presenti anche lieve insufficienza renale a lenta evoluzione ed
ipertensione arteriosa.
- Classe
VI (scleroialina):
caratterizzata dalla
presenza di glomeruli scleroialini, atrofia tubolare e fibrosi
interstiziale; clinicamente il quadro e molto grave ed irreversibile
con proteinuria, ipertensione ed insufficienza renale ad evoluzione
verso l’insufficienza renale terminale.
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