Il tumore della vescica è la neoplasia più frequente tra quelle dell'apparato urinario; predilige la razza bianca, il sesso maschile e l’età avanzata con picco di incidenza nella VI e VII decade di vita.
Fattore di rischio principale è il fumo, riconosciuto come agente causale di oltre la metà delle neoplasie vescica (50-65%) nell’uomo e di poco meno di 1/3 delle neoplasie vescicali della donna (20-30%).
Il fattore di rischio più importante dopo il fumo è l’esposizione occupazionale a cancerogeni chimici, sopratutto derivati del benzene e arilamine.
Relativamente alle abitudini alimentari caffè, fritture e grassi sembrano avere un ruolo favorente mentre frutta e verdure sembrano avere un ruolo protettivo.
Fattori di rischio patologici sono la presenza di infezioni urinarie croniche.
Fattori di rischio iatrogeni sono rappresentati da terapia radiante (ad. es la radioterapia per il tumore della protestata) ed alcuni farmaci, sopratutto la ciclofosfamide.
La prevenzione migliore è l’astensione dal fumo!
Da differenti studi risulterebbe utile uno screening in popolazione a rischio (fumatori da circa 20 sigarette in più) con esame delle urine con ricerca di microematura e citologia urinaria.
Attualmente non sono definite modalità e tempistiche dello screening (in attesa di ulteriori dati sul reale impatto dello screening sul tumore vescicale) e per tanto non esistono programmi di screening.
La modalità di presentazione clinica più frequente è l’ematuria a cui si aggiungono sintomi irritativi, rari però negli stadi precoci, quali pollachiuria, stranguria, urgenza minzionale ed in caso di infiltrazione muscolare anche disuria ed alghe pelviche.
A questi possono aggiungersi segni e sintomi di invasione di altre strutture peritoneali e di metastasi a distanza.
Le sedi più frequenti di metastasi a distanza sono polmone, fegato ed osso.
In presenza di manifestazioni cliniche sospette per neoplasia vescicale è necessario approfondimento diagnostico con accertamenti di imaging:
Ecografia: consente di visualizzare la massa vescicale.
Citologia urinaria: consente di identificare la presenza di cellule neoplastiche.
Urografia: è utile per la definizione dell’intero apparato urinario.
Cistoscopia: la diagnosi è cistoscopica con escissione completa o parziale della lesione primaria e campionamento random della mucosa vescicale poiché spesso il carcinoma vescicale è multifocale.
TC addome e pelvi: consente una accurata valutazione della lesione primitiva e del suo grado di infiltrazione delle strutture circostanti.
TC addome oltre a valutare l’estensione locale svela anche la presenza di metastasi epatiche.
TC torace: per la valutazione delle metastasi polmonari.
Scintigrafia ossea: per la valutazione delle metastasi ossea è indicata solo in caso di sospetto interessamento scheletrico.
Sulla base dell’imaging si stadia il tumore secondo il sistema TMN (anno 2009)
L’estensione locale T è definita sulla base dell’infiltrazione della parete vescicale e delle strutture viciniore
Tx: materiale non sufficiente
T0: non evidenza di malattia
Tis: carcinoma in situ, piatto non infiltrante la membrana basale
Ta: non infiltrante la tonaca sottomucosa
T1: infiltrante la tonaca sottomucosa
T2: infiltrante la parete muscolare:
T2a: infiltrazione della prima metà della tonaca muscolare
T2b: infiltrante la seconda metà della tonaca muscolare
T3: tumore che invade il grasso viscerale
T3a: invasione microscopica del grasso viscerale
T3b: invasione macroscopica del grasso viscerale
T4: invasione di altri organi:
T4a: infiltrazione di prostata, vescicole seminali, utero e vagina
T4b: infiltrazione parete pelvica e/o addominale.
Il coinvolgimento linfonodale N si basa sul coinvolgimento dei linfonodi lovoregionali (otturatori, iliaci e presacrali) sia in termini numerici che dimensionali
Nx: linfonodi non valutabili
N0: assenza di metastasi nei linfonodi regionali
N1: metastasi in un singolo linfonodo < 2 cm.
N2: metastasi in uno più linfonodi di dimensioni comprese tra 2 e 5 cm.
N3: metastasi in un linfonodo > 5 cm.
Il parametro M valuta la presenza o meno di metastasi a distanza
Mx: metastasi a distanza non valutabili
M0: assenza di metastasi a distanza
M1: presenza di metastasi a distanza
Sulla base dei parametri T, N ed M i tumori della vescica vengono distinti in stadi a diverso significato prognostico: