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Terapia antalgica per il dolore oncologico

La IIASP(International Association For The Study of Pain), un’associazione che si dedica esclusivamente al dolore definisce il dolore come: un’esperienza sensoriale ed emozionale spiacevole correlata ad un danno tissutale che può essere attuale o ad un danno potenziale.

Quindi il dolore è sempre un’ esperienza di tipo soggettivo derivante dall’unione di due componenti: Il dolore organico può essere:
Lo scopo della terapia antalgica è quello di alleviare il dolore ed aumentare le ore di sonno in modo da aumentare la qualità di vita del paziente ed anche di renderlo più “fit” alle terapie.
L’impossibilità a dormire e la continua percezione del dolore stressato infatti l’organismo e lo rendono meno resistente.

La terapia del dolore oncologico non deve essere sintomatica ma continuativa: l’obiettivo non è far passare il dolore ma non farlo venire! Non si rincorre il dolore ma lo si previene.
La terapia del dolore è sequenziale e si parte dai farmaci più leggeri per passare ad altri via via più potenti quando il farmaco non ha più effetto: quando un antidolorifico non è più in grado di mantenere analgesia per 4 ore si passa al farmaco più potente.
L’approccio della terapia farmacologica è un approccio sequenziale in cui vengono usati farmaci progressivamente più potenti quando la classe meno potente perde l'efficacia (cioè è incapace di mantenere analgesia per 4 ore).
Ci sono importanti aspetti della terapia antidolorifica cronica che deve tener conto della qualità della vita del paziente: deve essere somministrata ad orari fissi e non al bisogno per ottenere analgesia costante; deve essere effettuata possibilmente per via orale e devono essere evitate nei limiti del possibile somministrazioni notturne per non inferire ulteriormente sulla qualità della vita.

Il dolore è importantissimo ed è obbligo di legge inserire in cartella la presenza del dolore e la sua intensità.
Per la valutazione dell’intensità di dolore si utilizzano: La scala di maggior utilizzo è quella che va da uno a 10.

L’obiettivo della terapia del dolore è far sparire il dolore e se non possibile comunque ridurlo.
Una buona terapia antalgica deve matenere, tornando alla valutazione numerica, un valore numerico < 5 in una scala sa 0 a 10.

La terapia del dolore va per gradini: si inizia dai farmaci più leggeri e quando non funzionano più (controllo del dolore inferiore a 4 ore) si passa allo step successivo. In associazione agli antidolorifici si utilizzano spesso anche farmaci definiti adiuvanti che sono essenzialmente ansiolitici e sedativi (benzodiazepine, antidepressivi tricicli corticosteroidi).
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