Sfondo Header
L'angolo del dottorino
Cerca nel sito... Ricerca avanzata

Angina Instabile

L’angina instabile è una sindrome coronarica acuta caratterizzata da ischemia miocardica senza necrosi. A differenza dell’infarto miocardico (STEMI e NSTEMI), l’angina instabile non presenta un aumento dei biomarcatori cardiaci, ma si distingue per il peggioramento della sintomatologia rispetto all’angina stabile.

Questa condizione è considerata una fase intermedia tra l'angina stabile e l'infarto miocardico acuto. Rappresenta un’emergenza medica, poiché si associa a un rischio elevato di progressione verso un infarto vero e proprio.



Patogenesi e fisiopatologia

La patogenesi dell'angina instabile è legata alla riduzione critica del flusso sanguigno coronarico, causata principalmente da:

Il risultato è una ischemia miocardica acuta, che può rimanere transitoria o evolvere in necrosi.



Clinica

I pazienti con angina instabile riferiscono episodi di dolore toracico ingravescente, con caratteristiche che lo distinguono dall’angina stabile:

Nei pazienti anziani e diabetici, i sintomi possono essere atipici, con prevalenza di dispnea, nausea e sudorazione profusa.



Diagnosi

La diagnosi di angina instabile si basa su:

  1. Elettrocardiogramma (ECG)

    Può mostrare sottoslivellamento del tratto ST o inversione dell’onda T, sebbene in molti casi sia normale.

  2. Biomarcatori cardiaci

    Le troponine ad alta sensibilità non risultano elevate, aiutando a distinguere l’angina instabile dall’NSTEMI.

  3. Test funzionali e imaging

    Per valutare l’ischemia residua, si possono eseguire:

    • Ecocardiografia da stress: utile per individuare anomalie della contrattilità miocardica.
    • Scintigrafia miocardica: identifica aree di ischemia silente.
    • Coronarografia: indicata nei pazienti ad alto rischio per valutare la necessità di rivascolarizzazione.


Stratificazione del rischio

Per guidare la strategia terapeutica, si utilizzano sistemi di stratificazione del rischio come il GRACE score, che identifica i pazienti a maggior rischio di progressione verso infarto.

Il GRACE score (Global Registry of Acute Coronary Events) è uno strumento prognostico utilizzato per valutare il rischio di eventi avversi nei pazienti con angina instabile e NSTEMI. Si basa su vari parametri clinici e di laboratorio e permette di stratificare i pazienti in tre categorie di rischio:

I parametri considerati nel calcolo del GRACE score includono:

Il punteggio finale permette di guidare la strategia terapeutica, identificando i pazienti che possono beneficiare di un approccio invasivo precoce con coronarografia ed eventuale rivascolarizzazione.



Trattamento

L'obiettivo del trattamento è ridurre l'ischemia e prevenire l’evoluzione verso l’infarto miocardico.

1. Terapia farmacologica

Include:

2. Strategia invasiva

Nei pazienti ad alto rischio, è indicata una coronarografia precoce, seguita da angioplastica con impianto di stent o bypass aortocoronarico, se necessario.



Complicanze

L'angina instabile, se non trattata adeguatamente, può evolvere in:



Prognosi

La prognosi dipende dalla rapidità dell’intervento e dalla presenza di malattia coronarica avanzata. I pazienti trattati precocemente con terapia medica e/o rivascolarizzazione hanno un rischio ridotto di progressione verso l’infarto miocardico. La prevenzione secondaria, con il controllo dei fattori di rischio cardiovascolari, è essenziale per ridurre le recidive.



    Bibliografia
  1. Collet JP, et al. 2020 ESC Guidelines for NSTEMI and Unstable Angina. Eur Heart J. 2021;42(14):1289-1367.
  2. Amsterdam EA, et al. 2014 AHA/ACC Guidelines for the Management of Unstable Angina. J Am Coll Cardiol. 2014;64(24):e139-e228.
  3. Roffi M, et al. 2015 ESC Guidelines for Non-ST Elevation Acute Coronary Syndromes. Eur Heart J. 2016;37(3):267-315.
  4. Beckman JA, et al. Angina Instabile e Terapie: Nuove Prospettive e Approcci. Am Heart J. 2020;210:45-55.
  5. Fuster V, et al. Management of patients with unstable angina: What’s new in 2021?. J Am Coll Cardiol. 2021;77(16):2021-2025.
  6. Fox KA, et al. Acute coronary syndromes and their management in 2022. Circulation. 2022;146(1):12-23.
  7. Patel T, et al. Management of unstable angina: The role of aggressive anti-ischemic therapy. J Am Coll Cardiol. 2019;73(4):315-324.
  8. Cannon CP, et al. Acute coronary syndrome and mortality trends. JAMA Cardiol. 2022;7(7):789-797.
  9. Yusuf S, et al. Comparison of management of unstable angina with early invasive strategy. Am Heart J. 2018;195:172-180.
  10. Ferguson TB, et al. Coronary artery disease and unstable angina. J Am Heart Assoc. 2021;11(4):e1155-1161.