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Ipertensione Arteriosa
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Ipertensione Arteriosa
il Rischio Cardiovascolare
L'ipertensione arteriosa è un importante fattore di rischio cardiovascolare, maggiori sono i valori pressori e più alto è il rischio.
Inoltre poichè l'ipertensione è spesso associata anche ad altre patologie e fattori di rischio per una corretta stratificazione del rischio è mandatorio prendere in considerazione anche il numero ed il tipo degli altri fattori di rischio aggiuntivi.
Repetita iuvant: si definisce ipertensione arteriosa il riscontro di:
valori pressori persistentemente elevati
sopra i 140 mmHg di sistolica e/o sopra i 90 mmHg di diastolica
Sulla base dell’entità dei valori pressori si distinguono differenti gradi di ipertensione, connessi ad un maggior rischio cardiovascolare:
|
Pressione Sistolica (mmHg) |
Pressione Diastolica (mmHg) |
Pressione Ottimale |
120 |
80 |
Pressione Normale |
<130 |
<85 |
Pressione Normale-Alta |
130-140 |
85-90 |
Ipertensione Lieve |
140-160 |
90-100 |
Ipertensione Moederata |
160-180 |
100-110 |
Ipertensione Alta |
>180 |
>110 |
Sia la pressione normale che normale-alta sono considerati valori fisiologici, si pone diagnosi di ipertensione arteriosa per valori di pressione persistentemente superiori a
140 mmHg per la sistolica e di
90 mmHg per la diastolica.
La pressiore arteriosa normale-alta è considerata border-line e chiamata anche
preipertensione.
I soggetti con pressione normale-alta non sono ipertesi ma hanno una maggiore probabilità di sviluppare ipertensione.
Per una valutazione globale del rischio cardiovascolare bisogna tenere presente anche la presenza di altri fattori di rischio come familiarità, obesità, dislipidemie, diabete, aterosclerosi ed alte comorbilità ad impegno vascolare.
Bisogna considerare che spesso l’ipertensione la si riscontra in un quadro più complesso noto come
sindrome metabolica, che la sua incidenza aumenta con l’aumentare dell’età e che spesso gli anziani sono pazienti fragili con precario equilibrio omeostatico, con polipatologie ed assumo polifarmacologia.
In base ai livelli pressori ed alla presenza o meno di altri fattori di rischio cardiovascolare si distinguono differti gradi di rischio cardiovascolare:
Altri fattori di rischio |
Pressione Normale |
Pressione Normale-Alta |
Ipertensione Lieve |
Ipertensione Moderata |
Ipertensione Grave |
Nessuno |
Nessun rischio aggiuntivo |
Nessun rischio aggiuntivo |
Rischio Basso |
Rischio Medio |
Rischio Alto |
fino a 2 senza diabete |
Rischio Basso |
Rischio Basso |
Rischio Medio |
Rischio Medio |
Rischio Molto Alto |
più di 2 o con diabete |
Rischio Medio |
Rischio Alto |
Rischio Alto |
Rischio Alto |
Rischio Molto Alto |
Malattia CV o renale |
Rischio Molto Alto |
Rischio Molto Alto |
Rischio Molto Alto |
Rischio Molto Alto |
Rischio Molto Alto |
Per rischio cardiovascolare si intende l'aumentata probabilità di eventi cardiovascolari a 10 anni.
Rischio basso 15% o meno
Rischio medio 15-20%
Rischio alto 20-30%
Rischio molto alto > 30%
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