L’emocromo,
chiamato anche esame emocromocitometrico o emogramma è un esame di
laboratorio
eseguito sul sangue che da informazioni sui suoi elementi corpuscolati
(cellule).
Lo trovate nel referto delle analisi del sangue che fate per
un
qualsiasi motivo.
I parametri
di interesse relativi all’anemia sono quelli che riguardano la serie
rossa, i
tre paramenti fondamentali a riguardo sono:
Hb
(concentrazione
emoglobinica) che ha un range di normalità compreso tra 12 e 14 g/dl
nelle
donne e tra 13 e 16 g/dl negli gli uomini
GR
(numero di globuli rossi) che ha
un range di normalità compreso tra 4 e 5 milioni per mm cubo nella
donna e tra
4,5 e 5,5 milioni per metro cubo negli uomini
Ht
(ematocrito) che ha un range
di normalità compreso tra 36 e 42% nelle donne e tra 40 e 45% negli
uomini.
Dalla
combinazione di questi tre parametri se ne ottengono altri tre che
sono:
MCV
(volume
corpuscolare medio) dato dalla formula HtX10/GR con valori normali tra
80 e 100
micron cubici. Se il valore è compreso nell’intervallo le anemie
vengono
definite normocitiche, in caso contrario microcitiche (se >80) o
macrocitiche (se >100)
MCHC
(concentrazione emoglobinica corpuscolare media)
data dalla formula Hbx100/Ht con valori normali tra 30 e 36 g/dl. Se il
valore
è compreso nell’intervallo le anemie vengono definite normocromiche, in
caso
contrario ipocromiche (se >30) o ipercromiche (se >36)
MCH
(contenuto
emoglobinico corpuscolare media) dato dalla formula Hbx10/GR con valori
normali
tra 27 e 31 pg. Se il valore è compreso nell’intervallo le anemie
vengono
definite normocromiche, in caso contrario ipocromiche (se >27) o
ipercromiche
(se >31).
Di
questi
parametri il primo da valutarsi è l’Hb: il riscontro di un suo valore
al di
sotto di 12 g/dl per porre una diagnosi generica di anemia, dando per
assunto
che la concentrazione sia specchio specchio fedele del quantitativo
totale (es.
una donna incinta con un valore di 10 g/dl è perfettamente nella norma
per via
dell’emodiluizione fisiologica della gravidanza come già spiegato nella
pagina
precedente).
In caso di
riscontro di anemia il secondo parametro da prendere in considerazione
è il MCV
che consente di classificare le anemie in normocitiche, macrocitiche e
microcitiche.
Il riscontro
di valori di MCV inferiori
alla norma orienta la diagnosi verso una anemia del III
gruppo.
Il riscontro
di valori di MCV superiori
alla norma orienta verso una anemia del II gruppo.
Il riscontro
di valori di MCV nella norma
orienta verso una anemia del I gruppo o del IV
gruppo. La distinzione tra questi ultimi due gruppi si fa in base al
numero dei
reticolociti, una loro diminuzione orienta verso una anemia del I gruppo mentre
un loro valore aumentano orienta verso una delIV gruppo.
I
reticolociti
sono dei globuli rossi “giovani”, e lo step maturativo
immediatamente precedente all’eritrocita e sono le uniche cellule della
serie
rossa, oltre ai GR, ad essere presenti in circolo. Il loro valore
rapportato ai
GR è da considerarsi nella norma in un intervallo compreso tra il 5 e
il 20 per
mille dei GR, mentre in termini assoluti il loro quantitativo è da
considerarsi
nella norma per valori compresi tra 25 e 100 mila per mm cubo. La loro
presenza
esprima il funzionamento dell’attività midollare, un loro deficit è
indicativo
di una riduzione della produzione a livello midollare, un loro aumento
viceversa esprime un aumento dell’attività di produzione midollare (nel caso
delle anemie utilizzo della riserva dell’eritrone).
Al
microscopio è inoltre possibile valutare la forma e le dimensioni dei
GR alcune
delle quali risultano patognomiche per alcuni tipi specifici di anemie
(es.
sferocitosi).