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III GRUPPO: EMOGLOBINOPATIE
Il III gruppo
delle anemie è chiamato anche gruppo delle emoglobinopatie e racchiude
tutta
quella serie di anemie dovute a difetti dell’emoglobina.
Si tratta di anemie a carattere
ipocromico
e
microcitico
L’emoglobina
è l’effettore molecolare del trasporto dell’ossigeno attraverso il
sangue, meno del 2% di ossigeno è presente disciolto in forma libera
nel plasma, tutto il resto è legato all'emoglobina.
L’emoglobina
è una proteina tetramerica formata da 4
catene globiniche
ciascuna delle quali ha una disposizione aminoacidica tale da formare
una tasca
idrofobica che contiene il gruppo emico proteggendolo dall’ambiente
acquoso
circostante impedendone l’ossidazione permanente.
Il
gruppo
emico, responsabile del legame reversibile con l’ossigeno, è formato da una proteina
chiamata protoporfina
IX e ferro bivalente. Il ferro è l’elemento che di fatto lega
l’ossigeno ossidandosi
a livello polmonare (passaggio dalla forma Fe++ alla forma Fe+++) e
riducendosi
a livello periferico (passaggio dalla forma Fe+++ alla forma Fe++).
L’emoglobina
priva di ossigeno viene chiamata desossiemoglobina mentre quella legata
all’ossigeno
ossiemoglobina. Il numero massino di atomi di ossigeno che una molecola
di emoglobina
può legare è 4 (avendo 4 gruppi emici presenta 4 siti di legame per
l’ossigeno).
Quando tutti
i siti di legame per l’ossigeno sono occupati l’emoglobina si dice
satura. La
percentuale di saturazione dell’emoglobina esprime in percentuale il
rapporto
tra quantità di ossigeno effettivamente legata all’emoglobina e
quantità
massima legabile all’emoglobina. (Valori normali tra 95% e 100%).
La quantità
di ossigeno legata all’emoglobina è principalmente in funzione della
pressione
parziale dell’ossigeno dell’ambiente circostante che è massima a
livello
alveolare dove l’emoglobina si carica di ossigeno (a fronte di una P02 di
100
mmHg c’è una percentuale di saturazione del 98%).
La relazione tra pressione
parziale di ossigeno e saturazione di emoglobina è espressa dalla curva
di
dissociazione dell’emoglobina (immagine qui sotto).
Al diminuire della PO2 diminuisce anche la percentuale di
saturazione
dell'emoglobina. A livello periferico in prossimità la pressione
PO2 è di 40 mmHg a riposo. Come vedete dal grafico alla pressione di
40 mmHg la percentuale di saturazione dell'emoglobina è del 75%, il che
vuol dire che in condizioni
basali cede una solo molecola di 02 e se ne tiene 3. che vengono
rilasciate in caso di aumentato fabbisogno. Alcune condizioni come
l'aumento di pressione parziale della Co2, aumento della temperature ed
abbassamento del PH (dovuto ad aumento di H+) spostano la curva di
dissociazione dell'emoglobina verso destra diminuendone l'affinità per
l'ossigeno e favorendo quindi il rilascio dell'ossigeno stesso. Lo
spostamento della curva verso destra dovuto all'abbassamento del PH è
noto
come effetto Bohr. Nelle condizioni di ipossia cronica oltre alle già
citate alterazioni di PH e Co2 c'è anche un aumento del
2-3difosfoglicerato (per mancata produzione di ATP) altro fattore che
sposta la curva di dissociazione dell'emoglobina. Questo spiega come
l'emoglobina sia in grado di compensare l'anemia tramite la
maggior cessione di ossigeno, come già accennato nella pagina sulle
generalità.
Esistono diversi tipi di emoglobine normali di che differiscono tra
loro per le
catene proteiche della porzione globinica:
- Emoglobina A
(HbA) la forma prinicipale di emoglobina dell'adulto e formata da due
catene α e due catene β (α2 β2)
- Emoglobina
A2 (HbA2) è anch'essa una emoglobina dell'adulto presente però in una
percentuale inferiore al 3% e formata da due catene α e
due catene δ (α2 δ2)
- Emoglobina
fetale (HbF), presente nella vita fetale (gravidanza dopo i tre
mesi) è formata da
due catene α e due catene γ (α2 γ2) ed ha una affinità per l'ossigeno rispetto a quella delle emoglobine
dell'adulto in modo da garantire il passaggio di ossigeno dal sangue
materno (a minore affinità) a quello fetale (a maggiore affinità). In
particolari condizioni tale tipo di emoglobina può persistere anche
nella vita adulta.
- Emoglobina embrionale
(HbE), presente solo ed esclusivamente nella vita embrionale (primi tre
mesi di
gravidanza) e formata prima da due ζ catene α e due catene ε (ζ 2 ε2) e
poi da due
catene α e due catene ε (a2 ε2).
Le alterazioni emoblobiniche posso verificarsi sia carico del gruppo
emico che della componente globulare, dando quaadri patologichi molto
differenti tra di loro
Le principali anemie da emoglobinopatie sono:
- Anemia
siderocarenziale: dovuta a mancanza di ferro che è il
compontente centrale del gruppo emico che lega l'ossigeno
- Talassemie ed Anemia Mediterranea
dovute ad alterazioni qauntitative delle catene globiniche con ridotta
o assente produzione di un tipo di catena globinica.
- Anemia
Falciforme (o depranocitosi) dovuta ad un'alterazione
qualitativa dell'emoglobina.
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