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REUMATISMO ARTICOLARE ACUTO (RAA)
O FEBBRE REUMATICA


Il reumatismo articolare acuto (o febbre reumatica) un'artrite che insorge a seguito di una faringotonsillite acuta sostenuta dallo streptococco β emolitico di tipo A (soprattutto i tipi 5, 14,18 e 24).
La patologia si manifesta prima dei 20, con predilezione per l’età scolare, e colpisce in uguali misura maschi e femmine, con un’incidenza che si è notevolmente ridotta in seguito alla diffusione degli antibiotici.

Lo streptococco resta localizzato a livello faringo tonsillare, l’artrite è asettica (senza presenza del batterio o di sue componenti nel cavo articolare), dovuta ad un meccanismo di cross reattività tra antigeni streptococcici e componenti self. Sono coinvolti nel mimetismo molecolare epitopi della proteina M streptococcica ed epitopi di acido ialuronico articolare, di miosina e lamina cardiche, e di alcune strutture citoplasmatiche neuronali dei nuclei della base. Il che significa che il sistema immunitario, non essendo in grado di distinguere il patogeno dalle suddette strutture, si scaglia anche contro di loro determinando lesioni infiammatorie a carico di articolazioni, cuore e sistema nervoso centrale.

Le lesioni infiammatorie del reumatismo articolare acuto sono inizialmente essudative con infiltrato neutrofilo e successivamente granulomatose con infiltrato linfocitario e macrofagico e noduli di Aschoff. Questi ultimi sono patognomici e sono costituiti da centro di necrosi fibrinoide circondato da cellule giganti epiteliodi e più esternamente cellule linfomonocitarie.
Il reumatismo articolare acuto (o febbre reumatica) ha un decorso acuto che nella maggior parte dei casi si risolve, anche senza terapia, nell’arco di 4-6 settimane con una completa restitutio ad integrum con l’eventuale eccezione delle valvole cardiache che possono restare deformate.

Il tempo di latenza tra l’infezione primaria e l’insorgenza del reumatismo articolare acuto è di 2-4 settimane, è per tanto frequente il riscontro anamnestico di una faringotonsillite nel mese precedente la comparsa della febbre reumatica; l’assenza del dato anamnestico non consente comunque di escludere con certezza il reumatismo articolare acuto poiché in circa 1/3 dei casi la prima infezione faringotonsillare può decorrere in modo asintomatico.

L’esordio è acuto con febbre elevata (38-39°) e manifestazioni infiammatorie prevalentemente a carico di articolazioni e cuore e, più tardivamente, SNC.

L’ infiammazione articolare è presente nel 70% dei soggetti affetti, coinvolge in modo migrante prevalentemente le grandi articolazioni che restano infiammate per non più di una settimana ciascuna. Può manifestarsi come oligoartrite (50% dei casi) o monoartrite (20% dei casi) e regredisce spontaneamente nel giro di 4-6 settimane, senza reliquati.

L’infiammazione cardiaca è presente nel 50% dei soggetti affetti e coinvolge in ordine di frequenza miocardio, endocardio e pericardio con loro interessamento esclusivo, prevalente o variamente associato. La miocardite si manifesta con tachicardia e cardiomegalia e, in caso di interessamento del sistema di conduzione, anche con aritmie e disturbi della conduzione ed in una minima percentuale di casi può condurre a scompenso cardiaco. L’endocardite si manifesta principalmente con alterazioni delle valvole cardiache e loro insufficienza, obiettivabile dalla comparsa di soffi auscultatori (prima sistolico da insufficienza mitralica e poi anche diastolico da insufficienza aortica). In fase di risoluzione possono residuare esiti cicatriziali fibrotici a carico delle valvole con soffi da stenosi. La pericardite è la più rara delle tre (solo 10% dei casi) e si manifesta con dolore precordiale e fregamenti auscultabili.

L’infiammazione neurologica è presente nel 20-30% dei soggetti affetti, compare tardivamente rispetto alle altre, con un tempo di latenza di 6-8 settimane dall’infezione faringotonsillare, e si manifesta con corea minor di Sydeman (movimenti involontari, ripetitivi e afinalistici, esacerbantesi con intenzionalità ed emotività e scomparenti con il sonno).
Raramente possono presentarsi anche eritema marginato e noduli sottocutanei di Meynet.
Laboratoristicamente è presente un incremento degli indici di flogosi, come in tutte le altre patologie infiammatorie, a cui si aggiunge il reperto di elevato titolo degli anticorpi antistreptococcici. I reperti radiografici sono aspecifici e mostrano il carattere non erosivo delle manifestazioni articolari.
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