L’artrite psoriasica rientra
nella categoria delle spondiloartriti sieronegative e come intuibile
dal nome è
associata alla Psoriasi.
L'artrite psoriasica rientra nella categoria delle spondiloartriti sieronegative e come intuibile dal nome è associata alla Psoriasi.
La malattia si sviluppa in un individui geneticamente predisposti (HLA-Cw6 e DR7) per azione di un angente scatenante (traumi fisici e psichici, cure dimagranti, farmaci, infezioni) che provoca una risposta immunitaria che può determinare psoriasi e/o artrite psoriasica.
Caratteristica è l'associazione con le manifestazioni cutanee della psoriasi che consistono in eruzioni eritemato desquamanti a margini netti, con caratteristica punteggiatura emoraggica al raschiamento delle squame. Tali lesioni, di dimensioni variabili, si manifestano principalmente a carico di superficie estensoria degli arti, regione lombosacrale, pieghe cutane, in zona sternale, periombelicale, retroauricolare e cuoio capelluto. Le lesioni cutanee possono anche essere di tipo pustoloso (psoriasi pustolosa) o estese in forma di psoriasi universale. Le alterazioni cutanee di solito precedono quelle articolari, in rari casi la comparsa delle alterazioni articolari può essere sincrona a quella delle lesioni cutanee o addirittura antecedente.
Dal punto
di vista
anatomopatologico
le articolazioni colpite presentano un quadro macroscopico sinovitico molto simile a quello dell'artrite reumatoide da cu si differenzia per una maggiore per una maggiore tendenza alla fibrosi mentre le alterazioni ossee sono caratterizzate da lesioni erosive ed intensa reazione riparativa ossea, più evidenti a livello enteisco e periostale.
Le
manifestazioni cliniche
sono
variabili e possono presentarsi in cinque varietà:
1. Oligoartrite
asimmetrica: è
la più frequente (60-70%) coinvolge più spesso le articolazioni.
metacarpofalangee e le interfalangee di mani e piedi, seguite da
ginocchio e
caviglia. Clinicamente si apprezza dolore spontaneo o provocato,
calore,
tumefazione, rossore, e marcata limitazione funzionale con eventuale
retrazione
in flessione delle dita delle mani. Reperti caratteristici la dattilite con
dita a salsicciotto, dovuta ad edema infiammatorio delle parti molli
(soprattutto tendine flessore) e l’artrite
monodigitale, che contemporaneo
interessamento di tutte le articolazioni di un dito (metacarpofalangea, interfalangea prossimale e
distale). Spesso vi
è un interessamento dell’alluce che può apparire simil gottoso.
Frequente è
anche l’entesite dell’achilleo, rara quella rachidea. a carico della
colonna
cervicale o lombare.
2. Forma classica:
colpisce più
frequentemente il sesso maschile, è oligoarticolare e caratterizzata da
interessamento
delle interfalangee distali (raramente colpite da artriti di altra
natura),
spesso accompagnato da onicopatia.
3. Forma
mutilante: è rara si
caratterizza per acrosteolisi
(amputazione) delle falangi distali con dita a
cannocchiale.
4. Poliartrite
simmetrica simil
reumatoide: è simile all’AR da cui si differenzia per
minor numero di
articolazioni colpite, minore evolutività, raro riscontro di
FR, frequente
coinvolgimento delle interfalangee distali e della colonna.
5. Spondilite:
frequente
associazione con HLA-B27, si caratterizza per coinvolgimento reachideo
e
sacroiliaco simile a quello della spondilite anchilosante da cui si
differenzia
per una minore estensione del coinvolgimento rachideo e per la
monolateralità
della sacroileite.
La forma giovanile è una
variante di artrite psoriasica piuttosto rara e pauciarticolare.
Da un punto di vista diagnostico è caratteristica e suggestiva l'associazione alle alterazioni cutanee della psoriasi, sempre presenti.
Può succedere però che il paziente sia affetto da psoriasi e da un'altra patologia articolare. Ed inoltre l'artrite psoriasica, seppur di rado, può manifestarsi prima delle lesioni cutanee. Per tanto la sola presenza delle lesioni cutannee della psoriasi non è da sola sufficiente a fare diagnosi, così come la loro assenza non consente di escludere con certezza la presenza di artrite psoriasica.
Elementi importanti a fini diagnostici sono la presentazione clinica con distribuzione oligoarticolare, asimmetrica, alle interfalangee distali ed assiale, repeti radiologici quali erosioni interfalangee a partenza periferica ed estensione centripeta, reazioni periostali a ciuffo, l'aspetto a "coda di pesce" (la testa della falange sottostante si appuntisce e la base della sovrastante si espande ad ala di gabbiano) e i già citati dito a salsicciotto, artrite monodigitale ed acrostolisi.
Laboratoristicamente le alterazioni sono poco specifiche con aumento degli indici di flogosi poco marcato a cui possono assocciarsi anemia lieve, ipercolesterolemia, ipertrigliceridemia ed iperuricemia ed in alcuni casi, quelli simili all'artrite reumatoide, si possono ritrovare anticorpi specifici.
Nella maggior parte dei casi l'artrote psoariasica evolve verso la deformazione articolare, in 1/3 dei casi l'evoluzione clinica è favorevole con crisi e remissioni e con una prognosi migliore.