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MANIFESTAZIONI EXTRA ARTICOLARI
DELL'ARTRITE REUMATOIDE


Le manifestazioni extrarticolari dell'artrite reumatoide posso essere dovute a localizzazione a distanza del processo reumatoide (sierositi, noduli e vasculiti), compicanze della malattia e/o della terapia e sindromi associate ad AR.

Le sedi più frequentemente colpite sono:

Cute: noduli reumatoidi raramente itracutanei, più frequentemente sottocutanei nelle sedi sottoposte a maggior pressione (superfice estensoria dei gomiti) che si presentano di dimensioni variabili, a consistenza duro-elastica senza tendenza ulcerativa; vasculite cutanea con microinfarti periungueali, porpora, rash ed ulcere cutanee.

Muscoli: debolezza muscolare limitata ai segmenti articolari colpiti o generalizzata, dovuta ad immobilità o a terapia cortisonica.

Sistema nervoso: sindromi da intrappolamento dei nervi periferici per pressione del “tumor infiammatorio” sui nervi alloggiati in strutture rigide, neuropatia sensitiva distale da vasculite dei vasa nervorum, e molto raramente a carico del SNC secondario ad effetti compressivi da noduli reumatoidi o a vasculite reumatoide.

Osso: osteoporosi localizzata in sede ixtaarticolare per azione di citochine infiammatorie, diffusa per terapia corticosteroidea prolungata.

Cuore: pericardite, raramente sintomatica di solo lieve indentificabile solo ecocardiograficamente (o come reperto autoptico); interessamento endocardico e miocardico dovuto a formazione di noduli, deposito di amiloide, vasculite reumatoide con eventualmente disturbi valvolari o della conduzione se le alterazioni nodulari, vasculitiche o amiloidosiche coinvolgono le valvole o il sistema di conduzione.

Polmone: pleurite, rara come reperto clinico, molto frequente come reperto autoptico; pneumopatia nodulare generalmente asintomatica, dovuta a localizzazione, nel parenchima polmonare, di noduli reumatoidi, che possono anche aescavarsi o calcificare; sindrome di Caplan (in minatori e lavoratori esposti a polveri di estrazione come crabone, amianto e silicio), caratterizzata daa una pneumopatia nodulare con noduli più grandi della precedente, che si estrinseca anche clinicamente con tosse, dispnea e mancanza di fiato; fibrosi polmonare, generalmente in forma lieve, più raramente in forma grave ad evoluzione verso ipertensione polmonare; interessamento delle piccole vie aeree con bronchiolite ed arterite che possono evolvere anch’esse in ipertensione polmonare ma sono molto rare.

Rene ed apparato gastroenterico sono raramente interessati da manifestazioni reumatoidi di tipo nodulare, vasculitico e amiloidosico, più spesso sono interessati da effetti collaterali dovuti alla terapia dell’artrite reumatoide.

Occhio: comune è la cheratocongiuntivite secca, generalmente nell’ambito di una sindrome di Sjogren, meno frequenti sono l’episcelrite (infiammazione localizzata e superficiale della sclera) e la sclerite (infiammazione profonda della sclera dovuta a vasculite) caratterizzata da dolore, lacrimazione e fotofobia, può presentarsi anche in forma nodulare sclerotizzante ed in forma malacica (assottigliamento).

Alterazioni a carico di milza e linfonodi sono abbastanza comuni e si manifestano con splenomegalia e finfoadenomegalia. L’associazione di queste alterazioni con l’artrite reumatoide e la leucopenia costituisce la sindrome di Felty che si manifesta con ingrandimento di linfonodi, milza, fegato, ulcere recidivanti degli arti inferiori, febbre ed episodi infettivi recorrenti.

Quando l’artrite reumatoide si presenta con interessamento poliarticolare rapidamente progressivo ed erosivo con evidenti e multiple manifestazioni vasculitiche extrarticolare, con elevato titolo di FR si parla di AR maligna.

Un’altra variante, piuttosto rara, è il morbo di Still dell’adulto, ove le manifestazioni articolari sono poliartrictiche, generalmente fugaci e non erosive e si accompagnano a febbre, rash cutanei (maculare o maculo papuloso, sincrono alle puntate ferbbrili) con frequente linfoadenomegalia, splenomegalia e leucocitosi.