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IMMUNODEFICIENZE DA DEFICIT DI COMPLEMENTO


Le immunodeficienze da deficit del complento primitive sono rare e rappresentano meno del 2% di tutte le immunodeficienze primitive. Sono più spesso secondarie e si trovano associate ad altre patologie, soprattutto quelle con eccesso di immunocomplessi.
Il sistema del complemento è un complesso di circa 30 proteine circolanti, per la quasi totalità sintetizzate dal fegato, termolabili, dotate di attività proteasica
La cascata del complemento può essere attivata tramite la via classica (anticorpi), la via alternativa (endotossine) e tramite la via delle lectine.
Dopo l’attivazione si ha il clivaggio a cascata delle frazioni complementari fino al C9 capace di creare pori nelle membrane.

La cascata del complemento svolge molteplici funzioni:
  • tramite la formazione del MAC (complesso di attacco alla membrana C5-C9) forme pori sulla membrana cellulare a cui fa seguito lisi osmotica,
  • provvede allo smaltimento di immunocomplessi e frammenti apoptotici,
  • alcuni componenti (C3b) hanno funzione di opsonina,
  • altri frazioni (quelle indicate con “a” come ad es. C3a C5a) sono chemiotattiche con elevata capacità proinfiammatoria.

Alterazioni a carico di una qualsiasi delle componenti del complemento, dei loro recettori o delle proteine di regolazione determinano immunodeficienza.

In via generica le manifestazioni cliniche principali dell’immunodeficienza da deficit del complemento sono infezioni ricorrenti, sindromi vasculitiche, edemi ricorrenti, orticaria ed aumentata incidenza di disordini autoimmuni.

A secondo poi del tipo di elemento che manca il quadro clinico dell’immunodeficienza mostra caratteristiche peculiari. Sono stati descritti deficit di tutti i componenti solubili del complemento, tranne del fattore B.

  • I deficit dei componenti precoci della via classica C1q, C1r, C2, C4 portano causano una Lupus-like (patologia infiammatoria autoimmune che somiglia al lupus eritematoso sistemico).

  • Il deficit di C3 è più grave rispetto agli altri poichè snodo cruciale delle vie del complemento che oltre a proseguire il clivaggio a cascata delle sue componenti da anche origine a C3b (opsinina) ed al C3a (chemiotattico). Il deficit di C3 causa infezioni ricorrenti da piogeni, glomerulonefrite membranoproliferativa e la vasculite (alterato smaltimento immunocomplessi).

  • I deficit dei componenti terminali del complemento da C5 a C9 causano infezioni ricorrenti da Neisserie, con il deficit di C9 che sembra però essere meno grave rispetto agli altri, alcuni pazienti con deficit di C9 infatti sono sani.

  • I deficit di fattore D e properidina della via alternativa del complemento causano infezioni ricorrenti da Neisserie.

  • I deficit delle proteine regolatorie, fattore I e fattore H, causa infezioni ricorrenti da piogeni. Inoltre il deficit del fattore H è associato anche con la sindrome emolitica uremica familiare recidivante.

  • I deficit della via delle lectine (mannosio) sembra essere associato con infezioni ricorrenti. I determinanti per la diagnosi di deficit clinicamente significativo di MBL non sono del tutto chiari.

  • Il deficit dell’inibitore del C1 invece non è associato ad immunodeficienza ma causa angioedema ereditario.
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