IMMUNODEFICIENZE DA DEFICIT DELL'IMMUNITA' CELLULO MEDIATA
Le immunodeficienze primarie da deficit dell’immunità cellulo mediata
presentano alterazioni delle funzioni cellulari dei
linfociti CTL, NK e delle cellule mononucleate in presenza di normale
funzione anticorpale e si caratterizzato per un abnorme
suscettibilità infezioni da parte di organismi a replicazione
intracellulare.
Per l’attivazione della risposta cellulo mediata è essenziale la IL 12
che stimola i linfociti Th6 e i linfociti NK alla produzione di IFNγ
che è uno stimolo indispensabile per attivare i meccanismi citotossici
delle cellule mononucleate.
Nelle immunodeficienze primarie da deficit
cellulare le alterazioni genetiche riguardo componenti di questa via e
recettore IL 12, recettore di IFNγ o proteine di trasduzione del
segnale accoppiate a queste recettori.
Le manifestazioni
cliniche dell’immunodeficienza si manifestano già
dopo la nascita con infezioni ricorrenti da virus, funghi, protozoi e
micobatteri, diarrea severa con malassorbimento e deficit di crescita.
Talvolta il deficit selettivo dell’immunità cellulare con conservazione
della risposta anticorpale si trova associato ad altre manifestazioni
cliniche in quadri sindromici più complessi.
CANDIDOSI
MUCOCUTANEA CRONICA
La Candidosi
Mucocutanea
Cronica è una immunodeficienza di tipo
cellulare con conservazione della risposta anticorpale che si
caratterizzata, come intuibile dal nome, per infezioni persistenti da
Candida a carico delle mucose, del cuoio capelluto, della cute e delle
unghie.
La forma genetica della candidosi mucocutanea cronica è autosomica
recessiva, determinata da mutazione del gene AIRE, un regolatore
autoimmune, la cui funzione è in parte sconosciuta, implicato nei
fenomeni di tolleranza immunitaria.
Oltre alla candidosi
mucocutanea
cronica le mutazioni di AIRE posso determinare anche la comparsa di
auto anticorpi, soprattutto contro i surreni e le paratiroidi con
relativa endocrinopatia. Si configura così l’endocrinopatia autoimmune
di tipo 1 caratterizzata dalla triade candidosi mucocutanea cronica,
morbo di Addison e ipoparatiroidismo.
L’esordio
della candidosi mucocutanea cronica può verificarsi nel
periodo neonatale con la comparsa di un mughetto persistente, oppure
può può essere differito fino all'età adulta avanzata.
Le
manifestazioni
cliniche della candidosi mucocutanea cronica sono
variabili con l’infezione che può essere interessare solo elemento
ungueale o essere estesa a cute e mucose, fino all'interessamento
generalizzato delle mucose, della cute e dei capelli e alla presenza di
lesioni granulari sfiguranti del volto e del cuoio capelluto.
CHEDIAK
HIGASHI
La Sindrome
di Chediak Higasaghi è una immunodeficienza primaria con
compromissione della risposta cellulo mediata e preservazione della
risposta anticorpale.
E’ autosomica recessiva dovuta a mutazioni del gene LYST che regola il
movimento intracellulare dei lisosomi.
L’alterazione del movimento dei
lisosomi
li rende scarsamente funzionanti, determina una ridotta
capacità di fusione tra lisosomi e fagosomi, formazione di lisosomi
giganti e la ridotta formazione di melanosomi.
I difetti lisosomiali
determinano una riduzione della capacità
citotossica dei linfociti CTL
ed NK, la mancata fusione dei lisosomi e dei fagosomi
determina una
riduzione
della capacità microbicita dei neutrofili, i lisosomi
giganti, formantesi durante la mielopoiesi, determinano morte prematura
dei precursori mieloidi con leucopenia,
la riduzione della formazione
di melanosomi determina albinismo.
Le manifestazioni
cliniche consistono in ricorrenti infezioni cutanee e
respiratorie più albinismo
cutaneo con fotosensibilità ed albinismo
oculare con alterazioni del visus.
Le indagini
diagnostiche da svolgere sono quelle che di prima linea
delle immunodeficienze e quelle che esplorano la funzionalità
dell’immunità cellulo mediata e dei suoi effettori (per il dettaglio
delle quali si rimanda alla pagina sulle generalità
delle
immunodeficienze) ed evidenziano neutropenia, numero di
linfociti B e T
normali, titoli anticorpali nella norma, alterazioni della funzionalità
dei linfociti CTL ed NK, alterazione della mobilità di monociti e
macrofagi e presenza di lisomi giganti.
E’ possibile diagnosi prenatale su villi coriali.
La prognosi è pessima con exitus in 10 anni.
L’unico trattamento risolutivo è il trapianto
di midollo osseo.
SINDROME
DI GRISCELLI
La Sindrome
di Griscelli è una immunodeficienza primaria con
compromissione della risposta cellulo mediata e preservazione della
risposta anticorpale.
E’ autosomica recessiva dovuta a mutazioni del gene MYO-VA che codifica
per la miosina 5,
effettore chiave del trasporto vescicolare.
La clinica
della sindrome di Griscelli è simile a quella sindrome di
Chediak Higasaghi, caratterizzata da infezioni ricorrenti
ed albinismo.
Nella sindrome di Griscelli all’ipopigmentazione albinca e
all’immunodeficienza si associa anche deterioramento neurologico
primitivo e casi più gravi encefalopatia progressiva.
Agli accertamenti
laboratoristici (per il dettaglio
delle quali si rimanda alla pagina sulle generalità
delle
immunodeficienze)
si evidenza ridotta attività dei
linfociti CTL ed NK in presenza di normali livelli di linfociti T e B e
di immunoglobine.
La prognosi è pessima e l’unico trattamento risolutivo è il trapianto
di midollo.