Le immunodeficienze da deficit
di anticorpi solo le immunodeficienze
più frequenti; sono dovute ad alterazioni della linea linfocitaria B
con ridotta produzione di immunoglobuline.
Durante la gravidanza
si ha
il passaggio delle IgG dal sangue materno a quello fetale ove
permangono fino a 6-12 mesi durante i quali decrescono gradualmente
quando inizia la produzione di IgG da parte del neonato. Inoltre il
lattante assume tramite il latte materno IgG ed IgA. Quindi il neonato
risulta protetto dalle immunoglobuline materne e le manifestazioni
cliniche da deficit anticorpale non sono già presenti alla nascita ma
si manifestano quando spariscono le immunoglobuline materne. Quando
diviene manifesta l’immunodeficienza si presenta con ricorrenti
infezioni batteriche prevalentemente delle vie respiratorie ma anche di
altri organi, sepsi ed infezioni virali (enterovirus).
IPOGAMMAGLOBULINEMIA
TRANSITORIA
DELL'INFANZIA
L’ipogammaglobulinemia
transitoria dell’infanzia si caratterizza per la
presenza di un deficit anticorpale che compare tra i 3 ed i 6 mesi che
dura non più di 18 mesi.
L'ipogammaglobulinemia
transitoria è dovuta ad un ritardo nell’inizio della
sintesi anticorporale. Sono maggiormente soggetti i nati prematuri
poiché soggiornando nell’utero materno per un tempo inferiore alla
norma ricevono meno immunoglobuline materne.
L'ipogammaglobulinemia
transitoria
decorrere in modo
asintomatico, talvolta vi si associa un aumento della frequenza di
infezioni. Spesso non necessitano neanche di terapia sostitutiva
soprattutto se c’è evidenza di funzione anticorporale, livelli di IgG
bassi ma che aumentano, assenza di infezioni o presenza di infezioni
banali.
DEFICIT
SELETTIVO DI IGA
Il deficit selettivo di
IgA è l’immunodeficienza primaria più frequente
e si caratterizza per la riduzione della concentrazione sierica di IgA
in presenza di valori normali di IgM ed IgG.
Le IgA sono delle immunoglobuline prodotte a livello del tessuto
linfoide delle mucose che hanno il compito di proteggere gli epiteli
mucosi. Per l’80% di trovano a livello delle mucose e solo un 20% sono
IgA circolanti. Le IgA, insieme alle IgG, sono presenti anche nel latte
materno e quindi i lattanti possono essere protetti dagli anticorpi
materni.
Il deficit selettivo di IgA è spesso asintomatico con
riscontro casuale di bassi livelli di IgA in analisi eseguite per altri
motivi in soggetti che non hanno mai avuto anamnesi significativa in
termini di frequenza di episodi infettivi e d’infezioni
opportunistiche.
Il deficit selettivo di
IgA talvolta può manifestarsi nei bambini con infezioni
ricorrenti a carico dell'apparato respiratorio generalmente lievi che
tendono a sparire con lo sviluppo di un’adeguata memoria immunologica e
con iperproduzione di IgM ed infestazione intestinale da Giarda
Lambdia.
Nei soggetti con deficit selettivo di IgA si ha una più alta incidenza
di
patologie respiratorie, soprattutto asma e di malattia celiaca.
Quest’ultima risulta essere 20 volte più frequente rispetto alla
popolazione generale ed è probabilmente sottostimata in virtù del fatto
che per la diagnosi di malattia celiaca si utilizzano indagini
diagnostiche basate sulla ricerca di particolari IgA.
La prognosi è ottima e non c'è necessità di terapia salvo il
trattamento delle infezioni quando si presentano.
MALATTIA
DI BRUTON
La malattia di Bruton
è una immunodeficienza ereditaria genosomica legata al cromosoma X (più
frequente nei maschi)
caratterizzata dalla mancanza di immunoglobuline, nota anche con il
nome di agammaglobulinemia legata al cromosoma X.
La Malattia di
Bruton) è causata principalmente da alterazione a carico della BTK
(Bruton tirosin chinasi), che trasduce il segnale di avanzamento
maturativo dei linfociti pre-B ed è accoppiata al recettore pre BCR
(l’alterazione può essere anche a carico di una delle componenti del
recettore pre-BCR).
Carenze o disfunzioni della Bruton
tirosin chinasi e/o sel suo recettore e/o delle sue
proteine di trasduzione determina per tanto un blocco della
maturazione della linea linfocitaria allo stadio pre B con linfonodi
privi di strutture follicolari con atrofia della corticale ed
ipertrofia della zona paracorticale.
Le manifestazioni cliniche della
malattia di Bruton compaiono generalmente
dopo i 6 mesi di età quando scompaiono gli anticorpi materni e
consistono in
infezioni ricorrenti (apparato respiratorio, otiti e meningiti),
stentato accrescimento , broncopatia cronica e sepsi. Le infezioni sono
sostenute prevalentemente da piogeni, i maggiori responsabili della
sepsi sono haemophilus influenzae, streptococco pneumoni e stafilococco
aureus. Possono essere presenti anche manifestazioni intestinali per
una
maggiore sensibilità agli enterovirus (echovirus, coxackie, polio) ed
infestazione da Giarda Lambia (normalmente contrastata dalle IgA).
Altre manifestazioni, considerabili come complicanze sono: artriti sia
settiche che non, sepsi, osteopenia ipertrofizzante pneumica,
encefalite da Echovirus (convulsioni, atassia, contratture,decadimento
mentale, riduzione della vista e dell'udito, edema ligneo).
Sono controindicate le vaccinazioni.
La prognosi è buona e la terapia è sostitutiva con immunoglobuline per
via endovenosa e sintomatica per il trattameento delle infezioni.
AGAMMAGLOBULINEMIA
RECESSIVA
L’agammaglobulinemia
recessiva è molto simile alla Malattia di Bruton
da cui si differenzia per il tipo di mutazione genetica che è
autosomica (non legata alla X) e non mostra predilezione di sesso.
L'agammaglobulinemia recessiva interessa la
catena pesante µ delle
IgM con blocco maturativo del linfocita B alla stadio pro-B.
La
presentazione clinica è la stessa della Malattia di Bruton ma si
manifesta precocemente e con severità maggiore.
La prognosi è buona e la terapia è sintomatica e sostitutiva.