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IMMUNODEFICIENZA DE DEFICIT DI ADESIONE LEUCOCITARIA
L’immunodeficienza da deficit di
adesione
leucocitaria è una
immunodeficienza caratterizzata da alterazioni funzionali dei
leucociti e coinvolge le loro capacità di
rolling, adesione e diapedesidi.
Si distinguono due tipi di immunodeficienza da deficit di adesione
leucocitaria a secondo se siano interessate le integrine o i ligandi
delle P selectine ed E selectine delle cellule endoteliali.
IMMUNODEFICIENZA
DA DEFICIT DI ADESIONE
LEUCOCITARIA TIPO 1
(LAD TIPO 1)
LAD di tipo 1
è autosomica recessiva con deficit di adesione
leucocitaria per alterazione delle integrine.
Le integrine sono formata da una catena comune β2 (CD18) e tre diversi
catene specifiche (CD11a-b-c)
Dalla combinazione CD18 e CD11a origina la LFA1 →
|
recettore per ICAM
|
Dalla combinazione CD18 e CD11b origina il CR3 Dalla combinazione CD18 e CD11c origina la CR4
}
|
recettori
per il complemento. |
LFA-1 lega le ICAM espresse sulle cellule endoteliali ed ha un ruolo
cruciale nella extravasazione.
CR3 e CR4 sono recettori per il complemento che consentono
l’interazione
con patogeni opzonizzzati dal complemento.
Nella LAD 1 la mutazione
genetica coinvolge la
catena
comune β2 (CD18)
delle integrine espresse su neutrofili, monociti macrofagi e linfociti
NK.
Le funzioni compromesse sono chemiotassi, adesione e rolling.
Il
quadro clinico
si presenta con la triade infezioni ricorrenti, scarsa
formazione di pus
e diminuita cicatrizzazione.
Le
infezioni
sono severe e si manifestano prevalentemente a carico di
vie respiratorie, cute e zone perirettali; caratteristiche sono anche
gengiviti e peridontiti ricorrenti che determinano riassorbimento
dell’osso alveolare.
Il mancato arrivo dei fagociti nelle sedi di infezione è responsabile
della lievità dell’infiammazione con
scarsa formazione di pus
ed
assenza di neutrofili nell’infiltrato.
La
diminuita
cicatrizzazione determina ritardo nella caduta del cordone
ombelicale (> di 30 giorni) e scarsa risoluzione delle ferite
con cicatrici a carta di sigaretta.
L’
iter
diagnostico
prevede emocromo completo che evidenzia leucocitosi
(solitamente superiore a 15.000) di tipo neutrofilo, citometria a
flusso che evidenzia la ridotta espressione del CD18 sui leucociti e
successivamente si procede a conferma diagnostica con ricerca della
mutazione genetica.
Tramite analisi biochimica e molecolare sui villi coriali o sugli
amniociti è possibile diagnosi prenatale.
La
terapia
si basa sul controllo delle infezioni con la
somministrazione di antibiotici. L'unico trattamento risolutivo è il
trapianto di cellule ematopoietiche.
IMMUNODEFICIENZA
DE DEFICIT DI ADESIONE
LEUCOCITARIA TIPO 2
(LAD TIPO 2)
LAD di tipo 2
è una immunodeficienza autosomica recessiva con deficit
di adesione leucocitaria per una riduzione di
GDP che causa
alterazione
dei
processi focusilazzione dei carboidrati (glicoproteine e fosfolipidi di
membrana) con impossibilità di interazione con P selectine ed E
selectine delle cellule endoteliali.
Le funzioni compromesse sono la
chemiotassi ed il rolling di neutrofili, monociti e macrofagi.
La carenza di focusilazione è responsabile anche del
Fenotipo di
Bombay*.
La
clinica
si presenta con infezioni ricorrenti, ulcere orali croniche,
periodontiti con caduta dei denti, deficit neurologici con ritardo
mentale, deficit di crescita con dismorfismi facciali.
L’
iter
diagnostico prevede emocromo completo che evidenzia
leucocitosi
neutrofila e tipizzazione del sangue permette di individuare il gruppo
sanguigno Bombay.
La diagnosi di certezza si basa sull’analisi
genetica.
E’ possibile diagnosi prenatale attraverso l'analisi
biochimica e molecolare sui villi coriali e sugli amniociti.
La
strategia
terapeutica è mirata al controllo delle infezioni con
l’uso di antibiotici, è possibile migliorare la funzione fagocitaria
con somministrazione di fucosio.
La prognosi è più benevola rispetto
alla LAD di tipo 1 con infezioni che solo raramente sono mortali e le
attese di vita raggiungono l'età adulta. Nell’adulto ritardo mentale e
ritardo della crescita sono più evidenti della manifestazioni
infettive.
*
Il
Fenotipo
di Bombay = Gruppo sanguinio 0 con anticorpi anti H.
Il processo di formazione degli antigeni di gruppo ABO inizia
dall’antigene 0: tutti i globuli rossi esprimono antigene 0 che per
aggiunta di fucosio diventa antigene H che per aggiunta di gruppi
glicidici diventa A o B o AB. I gruppi 0 si caratterizzano per la
mancanza della glicosil transferasi che aggiunge i gruppi glicidici ad
H, mancano per tanto sia A che B e vengono prodotti per tanto anticorpi
anti A ed anti B. Nel fenotipo di Bombay la mancata focusilazione
impedisce anche la formazione dell’antigene H per cui oltre agli
anticorpi anti A ed anti B sono presenti anche anticorpi anti H.
ALTRE
IMMUNODEFICIENZE DA DEFICIT FUNZIONALE DEI FAGOCITI
La
malattia
granulomatosa cronica rappresenta il protipo
delle
immunodeficienze da deficit del killing dei fagociti.
Le altre immuonodeficienze da deficit di killing dei fagociti hanno
un'espressione clinica simile a quella della malattia granulomatosa
cronica, con un iter diagnostico che prevede l'esecuzione degli stessi
test ed in più la ricerca dell'alterazione specifica alla base della
patologia.
Tra queste si annoverano:
- Deficit
di glucosio 6 fosfato
deidrogenasi: G6PDH è un enzima chiave dello shunt degli
esoso
monofostati la cui carenza determina alterazioni della catena
respiratoria. L'espressione clinica è la stessa della malattia
granulomatosa cronica, rispetto alla quale però ha un esordio più
tardivo ed a cui si associa ache anemia da deficit di G6PDH.
I test per l'identificazione del deficit sono il NBT test ed il
dosaggio quantitativo del G6PDH leucocitario
- Deficit
di mieloperossidasi: è una
perossidasi lisosomiale leucocitaria ad azione dattericida la cui
assenza si caratterizza per una incapacità ad uccidere i batteri
fagocitati. <
I test per l'identificazione del deficit sono il NBT test ed
analisi citochime dei PMN.
- Deficit
di formazione dei granuli secondari: vengono a mancare gli
enzimi battericidi dei fagociti.
Le manifestazioni cliniche sono le stesse della mallattia granulomatosa
cronica.
I test per l'identificazione del deficit sono il NBT test ed il
dosaggio quantitativo degli enzimi ad azione battericida.
-
Sindrome di Chediack Higashi: si
caratterizza per difetto di Killing dei linfociti CTL ed NK e per
difetti di chemiotassi ed adesione dei monociti ed è stata
precedentemente discussa tra i deficit
della risposta cellulare.