La granulomatosi di
Wegener è una rara vasculite necrotizzante dei piccoli
vasi, ANCA associata, che si caratterizza per la presenza infiammazione
granulomatosa prevalentemente in sede renale e polmonare.
Non mostra predilezione di sesso, avendo la stessa incidenza in maschi
e femmine, e colpisce prevalentemente la IV e V decade di vita.
L’eziologia
non è nota. Alla base della patologia sembra esserci una
predisposizione genetica legata al complesso HLA (DR1, DR2, DQw7).
Sul tale substrato l’intervento di fattori esogeni scatena delle
risposte immunitarie patologiche.
La patogenesi
del danno è attribuibile a:
Autoanticorpi: è costante il riscontro di ANCA,
prevalentemente PR3-ANCA altamente specifici di malattia.
Immunità cellulo mediata: predominanza di linfociti CD4+
negli infiltrati, incremento del recettore solubile per IL-2, presenza
di linfociti T autoreattivi.
Immunocomplessi: in alcuni casi è presente anche
incrementi di ICC e depositi tissutali di immunoglobuline e
complemento.
La granulomatosi di Wegener è una vasculite sistemica che può colpire
qualsiasi organo ma che interessa più frequentemente apparato
respiratorio e renale.
L’esordio
avviene con sintomi sistemici quali febbre, astenia, calo ponderale, a
cui si associano disturbi dell’apparato respiratorio superiore quali
rinorrea, epistassi, sinusite, otiti, che se non trattati possono
esitare in ulcerazioni mucosali, perforazioni settali e deformazioni
nasali (naso a sella).
Seguono manifestazioni
viscerali a carico di:
Polmone (95% dei casi): raramente asintomatico, si
manifesta tipicamente interessamento del parenchima polmonare sostenuto
da lesioni istopatologiche di tipo granulomatoso necrotizzante e
nodulare con possibile escavazione centrale e sovra infezione, con
evidenza obiettiva di tosse, dispnea, emotissi e dolore toracico,
evidenza radiologica di infiltrati polmonari multipli mono o
bilaterali, a margini mal definiti o di aspetto nodulare,
Rene (85% dei casi): glomerulonefrite necrotizzante focale
e segmentaria con proliferazione extracapillare. Riscontro di ematuria,
proteinuria e cilindri ialino granulosi nel sedimento, possibile rapida
evoluzione in insufficienza renale.
Articolazioni: artralgie, meno frequentemente artitriti ma
mai deformanti.
Cute: porpora palpabile e noduli, talora ulcerantesi
Altre manifestazioni rare: accidenti cerebrovascolari,
neuriti (mono o poli), paralisi n.c., miocardite, pericardite, turbe
del ritmo, epididimite, orchite, prostatite.
Tra gli indici
bioumorali si riscontra alterazione degli indici di
flogosi, ipergammaglobulinemia con incremento di IgA, talvolta anche
IgE, incremento degli ICC, presenza di FR. Nel 90% dei casi sono
presenti ANCA, di cui soprattutto c-ANCA e più raramente p-ANCA. L’anti
PR3 è altamente specifico per la granulomatosi di Wagener e correlato
con lo stato di attività della malattia (diminuisce nelle fasi di
remissione). A questi vanno ovviamente aggiunte le alterazioni degli
indici di funzionalità renale dovuti a danno renale.
In accordo con i criteri ACR si può porre diagnosi di granulomatosi di
Wagener in presenza di almeno due criteri tra i seguenti criteri
diagnostici:
Flogosi nasale e/o orale
Alterazioni del sedimento urinario:
microematuria con più di 5 globuli rossi per campo o presenza di
cilindri ematici
Evidenza radiologica di lesioni
polmonari: presenza di noduli, infiltrati, escavazioni
Evidenza bioptica di lesioni
granulomatose
La terapia
si avvale di cortisonici (prednisone) ed immunosoppressori
(ciclofosfamide).