L’emofilia B è una malattia emorragica caratterizzata da deficit del fattore IX, è
ereditaria, genosomica recessiva, legata al cromosoma X.
I maschi, presentando un solo cromosoma X, possono essere normali
(assenza di alterazione genetica) o emofilici (presenza di alterazione
genetica).
Le femmine, presentando 2 cromosomi X possono essere normali (assenza
di alterazione genetica), portatrici (alterazione genetica su un solo
cromosoma X) o emofiliche (alterazione genetica su entrambi i
cromosomi).
Si trasmette in modo diagenico recessivo come l’emofilia A (tab. trasmissione genetica).
Nelle femmine portatrici
la clinica è assente in quanto la presenza di un solo gene funzionante
è in grado di fornire quantità di fattore IX sufficiente per
un’adeguata funzione coagulativa, ad eccezione di rare situazioni
quali mancata inattivazione del cromosoma X, mosaicismo del
comosoma X e Sindrome di Turner.
I soggetti emofilici presentano invece manifestazioni cliniche di tipo
emorragico di gravità variabile a seconda della quantità di fattore IX
residuo e della sua funzionalità.
In base al livello di attività
coagulante del fattore IX l’emofilia B viene distinta in:
lieve
per valori compresi tra 5 e 40%
moderata
per valori compresi tra 1 e 5%
grave
per valori inferiori ad 1%.
Le manifestazioni
emorragiche compaiono quando l’attività del
fattore IX è inferiore al 25% e sono analoghe a quelle dell’emofilia A
(ematomi, emartri, etc. ...).
Laboratoristicamente
numero e morfologia delle piastrine sono normali,
così come è normale la funzione piastrinica con tempo di emorragia
normale. Anche il
tempo di protrombina rientra nei limiti nella norma. Risulta invece
allungato il tempo di
tromboplastina parziale attivato e ridotta l’attività coagulante del fattore IX.
La diagnosi
si basa sulla determinazione dell’attività coagulante del fattore IX.
La strategia
terapeutica è simile a quella per l’emofilia A e prevede
terapia sostitutiva con fattore IX, prevenzione in previsione di
interventi chirurgici, infusioni di plasma per le emmoragie acute ed
altri presidi farmacologici.
EMOFILIA C
L’emofilia C è una malattia emorragica caratterizzata da deficit del fattore XI, è
ereditaria a trasmissione autosomica recessiva incompleta.
A differenza delle altre emofilie non ha predilezione di sesso,
interessando in egual misura maschi e femmene.
L'emofilia C è più frequente nella popolazione ebraica.
Il defcit di fattore XI è soltanto quantitativo con fattore IX tra
30-65% del normale negli eterozigoti e tra 0 e 20% negli emozigoti.
Le manifestazioni cliniche possono esordire in qualsiasi età
Le manifestazioni
cliniche emorragiche sono le stesse
dell’emofilia A e B ma sono molto più lievi e meno frequenti. Le
emorragie spontanee sono rare, mentre sono costanti le emorragie post
traumatiche e chirurgiche.
In condizione di omozigosi si ha PTT e TE allungati, nella norma gli
altri indici emostatici.