Le discrasie
plasmacellulari sono patologie proliferative monoclonali
caratterizzate dalla
presenza di cellule che riproducono le caratteristiche morfologiche,
immunofenotipiche e funzionali delle plasmacellule e sono in grado di
produrre
e secernere immunoglobuline (Ig) o parte di esse.
In molti
casi queste patologie si comportano come neoplasie maligne di
derivazione
B-cellulare, anche se le
cellule sono
sempre ben differenziate.
Le
immunoglobuline secrete presentano tutte la stessa catena pesante, la
stessa
catena leggera e lo stesso tipo di regione ipervariabile (identità idiotipica)
ed hanno per tanto tutte la stessa velocita elettroforetica con
alterazione
caratteristica del protitogramma con presenza di aumento della zona y.
L'eccesso di immunoglobuline può essere evidenziabile, oltre che nel
protitogramma, anche
all’esame delle urine con proteinuria
di Bence Jones.
Questo tipo
immunoglobuline prendono il nome di componente
M e le sindromi linfoproliferative
caratterizzate dalla produzione di componente M vengono chiamata anche gammapatie
monoclonali.
Le principali entità
patologiche in grado di
produrre componente M sono:
Le Gammapatie
monoclonali si distinguono in:
aumento della viscosità del sangue:
iperviscosità con rallentemento del flusso ed ipossia che determinano
disturbi circolatori
soppressione della normale
attività
emopoietica: dipendente dall’infiltrazione midollare che
si estrinseca in modo
etereogeneo da silente dalle MGUS a pancitopenia nelle forme più gravi
diatesi emorragica: dipendente
dall’interazione della componente M con fattori della coagulazione e
piastrine a cui può contribuire anche piastrinopenia da disfunzione
midollare
riduzione dell’immunità specifica:
le Ig,
benchè presenti in abbondanza sono funzionalmente incompetenti.