L’artrosi
dell’anca (o coxartrosi)
è molto frequente e rappresenta
spesso causa di invalidità.
La coxartrosi può essere primaria, senza causa apparente o secondaria a
mal posizionamenti (es. coxa vara e coxa plana) o ad attività sportiva
(es. ballerine).
La coxartrosi primaria predilige il sesso femminile tra i IV e VI
decade di vita e si localizza più frequentemente al lato destro.
Il primo sintomo di coxartrosi riferito dal paziente è dolore durante
la marcia a cui segue limitazione funzionale.
Il dolore si localizza generalmente al linguine e/o alla faccia
anteriore della coscia, talvolta fino al ginocchio, inizialmente
compare dopo lunga marcia, soprattutto su terreni accidentati, è
progressivo e diviene poi costante, conservando l’esacerbazione durante
il movimento.
La limitazione funzionale
coinvolge inizialmente i movimenti di
rotazione interna con difficoltà a movimenti complessi come entrare o
uscire dalla vasca da bagno.
In seguito vengono interessati anche i
movimenti di abduzione ed adduzione e solo in ultimo anche la
flessione.
La flessione è compromessa tardivamente, nelle fasi avanzate
di malattia ma è fortemente invalidante ed interferisce con lo normali
attività della vita quotidiana come allacciarsi le scarpe o tagliarsi
le unghie dei piedi.
Con il tempo l’anca assume un atteggiamento
viziato con adduzione,
flessione e rotazione esterna della coscia con elevazione del bacino
omolaterale.
Gli aspetti
radiologici sono molto caratteristici, soprattutto nelle
fasi avanzate:
restringimento dell’interlinea
articolare: è più frequentemente
parziale (pinzettatura) dovuto a migrazione superolaterale della testa
del femore con spostamento del carico dal centro della testa del femore
alla zona mediale. Talvolta, la riduzione dell’interlinea articolare
può essere uniforme per spostamento assiale della testa femorale.
osteofiti: a livello
dell’acetabolo sono caratteristici la gronda e
la mensola
che appaiono come dei prolungamenti rispettivamente del
tetto e della base del cotile. Caratteristica è pure il doppio fondo
acetabolare, dovuto alla formazione di osteofiti al centro del cotile.
Dal lato femorale gli osteofiti si formano a livello del centro della
testa e alla giunzione cervico cefalica, di fronte alla gronda e alla
mensola.
A questi ovviamente si aggiunge la sclerosi delle superfici ossee
sottoposte a carico e la presenza di geoidi.
La terapia è la stessa delle artrosi, nelle fasi avanzate si ricorre
all’artroprotesi.