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PERICARDITE POST INFARTUALE
L’
infarto acuto miocardico
può complicarsi con vari tipi di
pericardite, differenti per tempistica e modalità di insorgenza.
Oltre alla rottura di cuore che determina emorragia pericardica acuta
con tamponamento, quali complicanza dell’infarto miocardico acuto si
possono avere:
- Pericardite
epistenocardica: è una pericardite, prevalentemente di
tipo
fibrinoso secondaria alla necrosi miocardica, che si sviluppa a breve
distanza da un infarto miocardico (in II-IV giornata); la sua incidenza
è stimata nell’ordine del 10% dei pazienti infartuati, il versamento è
di solito modesto, di scarso significato clinico ed emodinamico e non
influisce sulla mortalità infartuale.
- Sindrome
di Dressler: è una pericardite reattiva ritardata, che si
sviluppa a distanza di settimane dall’episodio infartuale (fino a 6
settimane dopo l’infarto); può associata o meno a pleurite; il
versamento è prevalentemente di tipo essudativo; si manifesta con
dolore precordiale, accompagnato a sintomi generali come febbre e
malessere generale, leucocitosi, spesso anche dolore pleurico ed
infiltrati polmonari.
PERICARDITE TRAUMATICA
La
pericardite
traumatica è una pericardite, solitamente di tipo
emorragico si sviluppa in seguito a traumi pericardici.
Sono in grado
di determinare pericardite i
trami
penetranti del torace, i traumi
contusivi chiusi del torace ed anche i traumi addominali.
In risposta al trauma, in relazione al tipo ed all’entità del trauma si
possono verificare tutti i quadri di pericardite, sia acuta che
recidivante che cronica, sia tamponamento che pericardite costrittiva.
La causa di pericardite traumatica più frequente è il trauma toracico
chiuso, ad. es. il trauma toracico da impatto contro il volante in
incidente automobilistico.
Il
versamento
è più spesso modesto e di tipo fibrinoso a possibile
evoluzione in pericardite costrittiva, molto raramente in tamponamento.
Il dolore toracico compare in genere a distanza di qualche settimana
(3-4 settimane) dalla lesione pericardica, si accompagna a febbre
elevata, leucocitosi ed aumento della VES ed occasionalmente atralgie.
Talora la pericardite traumatica può essere di tipo iatrogeno, seguente
ad interventi medici.
Tutti gli
interventi di
cardiochirurgica che prevedono l’apertura del
sacco pericardico sono in grado di determinare pericardite traumatica
(
pericardite post
pericardiotomia), ma anche interventi di cateterismo
cardiaco, massaggio cardiaco esterno e danni da radiazioni (
pericardite
attinica.).
PERICARDITE FARMACOLOGICA
Alcuni farmaci presentano tra gli effetti indesiderati la pericardite.
Tra i farmaci in gradi di causare pericardite ci sono farmaci che si
utilizzano per terapie cardio-vascolari, ed in questi casi l’insorgenza
di pericardite è legata oltre al rischio di effetti indesiderati del
farmaco anche al rischio di pericardite correlato alla patologia
cardiovascolare.
Tra questi farmaci quelli che più frequentemente possono causare
pericardite sono la
procainamide
(utilizzata per le aritmie) e l’
idralazina
(antiipertesivo).
Talora anche farmaci non di uso cardio-vascolare possono causare
pericardite; tra questi si annoverano la
penicillina
(antibiotico beta
lattamico) e il
fenilbutazone
(un FANS di raro utilizzo per via degli
elevati effetti collaterali).
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