I linfomi
non Hodgkin (abbreviazione LNH) sono
patologie neoplastiche
del tessuto linfatico, con primitiva localizzazione più frequentemente
linfonodale, raramente extra nodale, che tendono a riprodurre
caratteristiche
gentotipiche, fenotipiche morfologiche e talora anche funzionali di una
o più
tappe di proliferazione, maturazione e trasformazione degli elementi
linfoidi.
In base alle
caratteristiche cliniche vengono distinti in linfomi indolenti
e
linfomi aggressivi.
I
linfomi
non Hodgkin indolenti
sono caratterizzati da decorso cronico con buona sopravvivenza,
valutabile in
termini di anni anche se non curati
Colpiscono
prevalentemente gli adulti anziani con età media di 55-60 anni con una
lieve
predilezione per il sesso maschile.
La
sintomatologia
è rara con presenza di sintomi sistemici linfoma dipendenti
(febbre, calo ponderale e sudorazioni) presenti in solo il 5% dei casi.
Il quadro
clinico di esordio è più frequente è dato da adenopatie
superficiali, non
dolenti, spesso simmetriche, a crescita lenta, interessante molte o
addirittura
tutte le stazioni linfoghiandolari superficiali. Può presentarsi
associata
anche splenomegalia. In alcuni casi mancano le adenomegalie e la
diagnosi è
causale nel corso di indagini eseguite per altri motivi.
La
diffusione
avviene precocemente per via linfatica ed ematica.
Per via
della lenta crescita e dell’ “indolenza” la diagnosi viene spesso posta
quando
la malattia è già in stadio avanzato.
La prognosi
è generalmente buona, con buona risposta alla terapia. Nel 20% dei casi
posso
evolvere in forma aggressive.
I
linfomi
non Hodgkin aggressivi
sono caratterizzati da decorso acuto e breve sopravvivenza se non
trattati.
Colpiscono tutte le fasce d’età, ma presentano maggiore
incidenza tra i giovaniadulti,
con
prevalenza per la IV-V decade di vita e predilezione per il sesso
maschile.
La
sintomatologia
d’esordio è comunemente rappresentata da adenomegalie
superficiali e/o profonde a cui nel 40% dei casi si associano sintomi
generici
linfoma dipendenti quali febbre, sudorazioni profuse,perdita di peso.Possono essere presenti anche
splenomegalia
ed epatomegalia. L’interessamento dei linfonodi mediastinici comporta
spesso
l’insorgenza di sindrome mediastinica. Può essere presente anche
interessamento
delle sierose, più spesso pleure e pericardio, raramente peritoneo.
Diffondono
rapidamente per via ematica e spesso raggiungono il midollo osseo.
L’’interessamento midollare può determinare sindrome leucemica.
In base alla
derivazione istogenetica vengono divisi in B linfocitari, più frequenti
nel
mondo occidentale ed in T linfocitari, più frequenti nei paesi
orientali.