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TAMPONAMENTO CARDIACO


Il tamponamento cardiaco è una complicanza della pericardite acuta caratterizzata da un incremento della pressione pericardica che determina una compressione meccanica sul cuore tale da ostacolarne il riempimento e determinare acutamente significative alterazioni emodinamiche potenzialmente fatali.

Nelle pericarditi acute, con cospicuo versamento, quando la velocità di accumulo è superiora alla possibilità di distensione del pericardio si genera un aumento della pressione pericardica progressivo, quando tale pressione giunge ad eguagliare le pressioni delle camere cardiache.
La prima pressione ad essere eguagliata è ovviamente quella dell’atrio destro (la più bassa di tutte e 4 le cavità cardiache).
La compressione ab estrinseco, dell’atrio destro e l’ostacolo al suo riempimento determinano un aumento della pressione venosa sistemica con congestione venosa e stasi.
La compressione ad estrinseco del ventricolo destro e l’ostacolo al suo riempimento determina un rapido aumento della pressione diastolica interventricolare con prematura chiusura della tricuspide ed annullamento precoce del gradiente atrioventricolare.
La riduzione del riempimento ventricolare destro determina una riduzione del sangue che entra nel circolo polmonare con conseguente diminuzione dell’afflusso di sangue ossigenato al cuore sinistro e riduzione della gittata cardiaca con ipossia periferica ed ipotensione.
La compressione ab estrinseco delle cavità sinistra ostacolo al riempimento del ventricolo sinistro con ulteriore riduzione della gittata ed aggravamento dell’ipossia e dell’ipotensione.
L’ipossia periferica e l’ipotensione periferica da riduzione della gittata determinano attivazione adrenergica con tachicardia e vasocostrizione generalizzata.

La pressione intrapericardica varia con le fasi cardiache: durante la sistole diminuisce il volume cardiaco ed il pericardio può distendersi e la pressione pericardica abbassarsi, consentendo l’afflusso di sangue dalle vene cave al cuore (collasso x); durante la diastole il cuore è invece compresso dal versamento pericardico che ostacola il riempimento atriale (collasso y). Di conseguenza al polso giugulare si ha un’onda x evidente accompagnata da riduzione o scomparsa dell’onda y.
La pressione intrapericardica varia anche con le fasi del respiro, in corso di inspirazione la depressione toracica si trasmette al pericardio, il quale può distendersi con abbassamento della pressione intrapericardica ed agevolare il riempimento cardiaco.
L’aumento del ritorno venoso durante l’inspirum determina una riduzione della pressione sistolica che, quando superiore a 10 mmHg viene percepita come polso paradosso (polso radiale e femorale che si attenua o scompare durante l’inspirazione).

Il paziente con tamponamento cardiaco presenta agitazione, tachicardia, tachipnea, ipotensione, dispnea, ortopnea, cute fredda e sudorante con gradiente termico centripeto, turgore giugulare ed altri segni di congestione venosa sistemica, riduzione dei polsi arteriosi, esacerbantesi con la manovra di Valsava, polso paradosso, attenuazione o scomparsa dell’itto puntale (spesso non udibile e non palpabile).
Per compressione ed atelettasia del lobo polmonare inferiore si può apprezzare a livello della scapola sinistra ottusità e respiro bronchiale (segno di Ewart) che diminuiscono o scompaiono con la flessione del busto e l’inspirazione profonda.

L’ECG è aspecifico con evidenzia di tachicardia e riduzione del voltaggio di tutti i complessi.

La radiografia del torace evidenzia l’abbondante versamento con un incremento dell’ombra cardiaca che assume aspetto a fiasco.

L’ecocardiografia è la metodica di riferimento, evidenzia un area intrapericardica priva di echi e riduzione del volume del ventricolo destro che collassa durante la diastole.

Il tamponamento cardiaco acuto rappresenta un’emergenza e necessita di immediato drenaggio tramite pericardiocentesi per via subxifoidea.
Si punge il sacco pericardico con un ago guida e si drena il versamento e poi si introduce catetere per drenaggio continuo fino a che ce n’è necessità.
Il liquido pericardico aspirato viene sottoposto ad esame chimico-fisico, citologico e culturare per chiarirne l’eziologia.


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