Gli acari
sono dei microorganismi della famiglia degli aracnidi,
invisibili ad occhio nudo (grandi circa 1/3 di millimetro),
ubiquitariamente dispersi che si ritrovano nella polvere di tutte le
abitazioni.
Le specie maggior mente allergizzanti sono il
Dermathophagoides Pteronissynus e Farinae e vengono definiti acari
maggiori.
Oltre all’acaro sono allergizzanti anche le pallotoline fecali
(un
acaro ne emette fino a 40 al giorno) e gli acari morti.
I maschi dell’acaro hanno una vita media di 80 giorni, le femmine 160,
durante questo periodo vanno incontro ad un paio di accoppiamenti, da
ciascuno dei quali la femmina depone fino a 50 uova.
La sopravvivenza e
la riproduzione degli acari dipende dalle condizioni ambientali e dalla
disponibilità di nutrimento.
Le fonti di alimentazione
son varie
forfore, desquamazioni cutanee, muffe, e residui alimentari) le
condizioni
ambientali ottimali sono temperatura tra 15 e 30 °C ed
umidità tra 60 e 80%.
Nicchia ideale per la proliferazione degli acari
è il materasso
che mantiene una temperatura di 22-26 °C ed una umidità
relativa intorno al 75% per la produzione di vapore acqueo dal corpo
umano con sudore e respirazione (circa 300 ml di acqua a notte) e
costituisce un serbatoio di alimenti costituiti da residui cutanei,
peli e capelli (200 mg di prodotti della desquamazione cutanea a
notte).
Altri serbatoi di acari sono rappresentati da moquette, tappeti,
divani, arredi imbottititi e peluche.
Le allergie agli acari della polvere determinano manifestazioni
cliniche allergiche a
carico dell’occhio (congiuntivite
allergica) e delle vie aeree
superiori (rinite
allergica) e inferiori (asma).
Il riscontro anamnestico di questi sintomi allergici presenti tutto
l’anno è suggestivo di allergia agli acari della polvere;
per la
diagnosi si devono eseguire i test allergologici.
I segni e i sintomi dell’allergia sono generalmente presenti durante
tutto l’anno, talvolta possono presentare maggior severità nei periodi
freddi, e raramente presentare stagionalità con i periodi freddi.
Il periodo freddo
rappresenta infatti una condizione predisponente alla
proliferazione degli acari: con il freddo infatti le case vengono
riscaldate, le finestre restano chiuse (fa freddo e chi le apre) c’è
meno ricircolo di aria, attività domestiche come doccia calda e cuocere
la pasta aumentano l’umidità. L’aumento di temperatura ed umidità sono
fattori favorenti la proliferazione degli acari.
Il soggetto allergico agli acari dovrebbe arieggiare l’abitazione,
possibilmente al mattino anche in inverno, mantenere la temperatura
dell’abitazione non superiore a 20 °C e con un’umidità relativa
inferiore al 50%, materassi e cuscini dovrebbero essere in gomma piuma
o materiale sintetico in modo da evitare la “nicchia” per gli acari,
coperte, sovra coperte tendi e tappeti devono essere facilmente
lavabili e vanno lavati almeno una volta a settimana a temperature
superiori a 60 °C, arredare la casa con mobili, tappezzeria ed arredi
devo essere facilmente lavabili, vanno evitati moquette e carte da
parati, da evitare anche piante ornamentali che favoriscono lo sviluppo
di muffe. Per i bambini scegliere giocattoli in plastica o legno
evitando quelli in stoffa e peluche, quando non possibile lavarli
spesso a temperature superiori a 60 °C o metterli in congelatore per 24
ore, utilizzare condizionatori ed aspirapolveri dotati di filtro HEPA.