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Ipotiroidismo
Si definisce
ipotiroidismo quella condizione patologica in cui c’è un deficit di funzione della tiroide.
Per di lieve entità deficit lieve la sintomatologia può non essere presente e la carenza di ormoni tiroidei viene svelata soltanto dalle indagini di laboratorio, si parla in tal caso di ipotiroidismo sub clinico.
Quando invece la carenza di ormoni tiroidei determina la comparsa di segni e sintomi evidenti si l’ipotiroidismo diventa clinico.
Gli ormoni tiroidei sono importanti anche nella crescita e nello sviluppo, a secondo dell’epoca di insorgenza della carenza ormonale si hanno quadri patologici differenti che sono tanto più gravi quanto più e precoce la carenza ormonale.
Sulla base dell’epoca insorgenza dell’ipotiroidismo si distinguono in ipotiroidismo congenito, ipotiroidismo neonatale, ipotiroidismo giovanile e un ipotiroidismo dell’adulto.
L’
ipotiroidismo congenito è estremamente grave e se non riconosciuto in grado di determinare danni permanenti al sistema nervoso centrale motivo per cui è importantissimo lo screening neonatale con il dosaggio del PSA e e degli ormoni tiroidei su campioni ematici prelevati già tre giorni dopo la nascita.
La sintomatologia dell’
ipotiroidismo neonatale si manifesta con ipotermia, una maggior durata dell’ittero neonatale, difficoltà respiratorie che possono rendere il neonato cianotico, disturbi della soluzione e macroglossia che determinano difficoltà di allattamento del bambino, stipsi, allargamento delle fontanelle craniche, ernia ombelicale, cute marezzata e, per ipotonia e iperattività muscolare, difficoltà a mantenere il capo eretto e la posizione seduta. Se non prontamente corretta la deficienza di ormoni tiroidei conduce al cretinismo con grave ritardo mentale.
L’
ipotiroidismo giovanile comporta invece alterazioni dello sviluppo osseo con nanismo disarmonico e sessuale, possono essere presenti ma non sempre è anche deficit intellettivi ma non il cretinismo.
L’
ipotiroidismo dell’adulto è invece caratteristico dell’adulto ovviamente predilige il sesso femminile l’età avanzata ed è causato frequentemente da tiroidite atrofica spesso esito di altre patologie tiroidee quali la
tiroidite di Hashimoto e il
morbo di Basedow.
Manifestazioni Cliniche, Segni e Sintomi
Caratteristica dell’ipotiroidismo è uno stato edemigeno diffuso, noto come
mixedema, caratterizzato dalla diffusione nello spazio interstiziale di glicosoamminocìglicani che richiamano liquidi e determinano alcuni aspetti caratteristici come la facies ipotiroidea e la voce bitonale.
Il mixedema a livello del volto determina delle caratteristiche alterazioni fisiognomiche (
facies tiroidea) come ingrossamento delle labbra con rima buccale semiaperta e sporgenza della lingua per macroglossia, edema palpebrale con occhi rigonfi, piccoli e socchiusi, perdita del terzo esterno del sopracciglio, cute edematosa e giallastra, ed una espressione del volto sonnolenta e strodita.
L’edema delle membrane farignee e laringee può ostacolare invece il flusso di arie nel processo della fonazione determinando
voce rauca o caratteristicamente bitonale.
L’effetto principale della carenza di ormoni tiroidei è una
diminuzione del consumo di ossigeno con riduzione del metabolismo basale e della produzione di calore.
I pazienti affetti da ipotiroidismo presentano per tanto un
aumento ponderale, fino all’obesità, nonostante la riduzione di appetito, con
iperglicemia ed
ipercolesterolemia, sono intolleranti al
freddo.
A questi segni e sintomi si aggiunge anche una sitnomatologia d'organo, causata dal mancato effetto metabolico degli ormoni tiroidei:
- Cute: si presenta pallida e fredda, con peli e capelli secchi, ruvidi, a lenta crescita e facilità di caduta.
- Apparato cardiocircolatorio: si verifica una riduzione in toto dell’attività con riduzione della frequenza e della gittata cardiaca, riduzione della pressione arteriosa sistemica e della pressione differenziale, il polso è piccolo e lento.
- Apparato respiratorio: si verifica una diminuzione della frequenza respiratoria che non si modifica (o si modifica di poco) in risposta all’ipossia.
- Apparato grastroenterico: si verifica una stipsi, anche ostinata e talora ileo paralitico. A questo si associano malassorbimento soprattutto di vitamine B12 e ferro, che unitamente all’azione ridotta della funzionalità midollare determinano anemia.
- Rene: si riduce anche la filtrazione glomerulare con oliguria.
- A livello sessuale si verifica una riduzione della libido accompagnata da involuzione dei tubuli semiferi nell’uomo e cicli anovulatori nelle donne.
- Apparato muscolare: si verifica debolezza muscolare, associata a parestesie e crampi, prevalentemente a carico dei muscoli del cingolo.
- SNC: si possono avere lentezza nell’ideazione e nell’eloquio, disturbi dell’umore con letargia, fino al coma. Particolarmente importanti per lo sviluppo del coma sono l’ipertermia, l’ipossia, l’ipercapnia e gli squilibri elettrolitici (soprattutto iponatremia) che è bene monitorare e correggere nel paziente ipotiroideo.
Diagnosi di ipotiroidismo
La diagnosi di ipotiroidismo si basa sul riscontro ematico di bassi livelli di
T3 e
T4.
Bisogna poi distinguere le varie forme di ipotiroidismo, in primis quelle causate da alterazioni proprie della tiroide da quelle causate da alterazione dell’ipofisi (ipotiroidismo centrali) che fa mancare alla tiroide lo stimolo a produrre ormoni.
Per questa distinzione si ricorre al dosaggio del
TSH (ormone prodotto dall’ipofisi che stimola la tiroide a produrre ormoni).
Quando l’ipofisi funziona, risponde ad una diminuzione degli ormoni tiroidei incrementando la produzione di TSH nel tentativo di stimolare di più la tiroide.
Per tanto se accanto a bassi livelli di T3 e T4 si riscontrano anche bassi livelli di TSH, il problema è che l’ipofisi non produce il TSH e bisogna indagare le cause di ipopituarismo che a loro volta possono essere determinate da patologia primariamente ipofisiaria o da mancanza del relasing factor ipotalamico (
TRH).
Se invece accanto a livelli bassi di T3 e T4 si hanno livelli elevati di TSH l’ipofisi non funziona ed il danno e tiroideo, bisogna allora andare alla ricerca dell’eziologia della patologia tiroidea.