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Ipertiroidismo
Si definisce
ipertiroidismo quella condizione patologica in cui c’è un eccesso di funzione della tiroide con iper produzione di ormoni tiroidei.
Per deficit lievi la sintomatologia può non essere presente e l’eccesso di ormoni tiroidei viene svelato soltanto dalle indagini di laboratorio.
Quando invece l’iperproduzione ormonale tiroidea determina la comparsa di segni e sintomi evidenti l’ipertiroidismo diventa clinico, e si manifesta a carico di numerosi organi ed apparati.
Come nell’ipotiroidismo anche nell’ipertiroidismo conclamato abbiamo una faces tipica chiamata
facies ipertiroidea caratterizzata da occhi sporgenti, con sguardo sbarrato, fisso, con occhi lucidi e fissi ed incapacità della palpebra di seguire il bulbo oculare nello sguardo verso il basso (segno di Graefe, uno dei più precoci segni di ipertiroidismo), retrazione delle labbra, lineamenti marcati ed incavati, ed espressione spaventata.
L’effetto principale dell’eccesso di ormoni tiroidei è un
incremento del consumo di ossigeno con aumento del metabolismo basale, del catabolismo e della produzione di calore.
I pazienti affetti da ipertiroidismo si presentano per tanto magri, fino alla cachessia, nonostante l’aumento dell’appetito e la polifagia, con abbassamento dei livelli di glicemia, dei trigliceridi e del colesterolo, con aumento dei NEFA (ac. grassi non esterificati), indice di mobilizzazione delle riserve lipidiche, sono intolleranti al caldo e sudano molto.
A questi segni e sintomi si aggiunge anche una sitnomatologia d'organo, causata dal mancato effetto metabolico degli ormoni tiroidei:
- Cute: si presenta calda ed uminda per iperidrosi ed ipersudorazione con capelli ed unghie fragili e sottili, si possono avere anche fenomeni di onicolisi con distacco delle unghie.
- Midollo osseo: incremento dell’emopoiesi con conseguente aumento della massa ematica circolante.
- Apparato cardiocircolatorio: un aumento in toto dell’attività con aumento della frequenza e della gittata cardiaca, presenza di soffio sistolico da eiezione, aumento della pressione arteriosa nonostante la vasodilatazione e della pressione differenziale, il polso è ampio ed accelerato.
La vasodilatazione, periferica, l’incremento della massa ematica e gli effetti ino e cronotropi sul cuore determinano un circolo ipercinetico che in casi gravi può portare alla comparsa di uno scompenso cardiaco ad alta portata.
Sempre a livello circolatorio e possibile riscontrare un soffio vascolare sistolico a livello della tiroide che è ipervascolarizzata.
- Apparato respiratorio: dispnea con respiro superficiale, ed eventualmente, in caso di gozzi voluminosi anche stridore per compressione meccanica; la compressione meccanica dei gozzi voluminosi può causare anche disfonia e disfagia.
- Apparato gastroenterico: incremento della motilità intestinale con diarrea, a cui può seguire malassorbimento.
- Sistema nervoso: si ha una iperattività che si traduce con insonnia, nervosismo e labilità emotiva a livello centrale, alterazione dei riflessi osteotendinei che sono vivaci ed ampi, e tremore delle estremità che rende difficoltosa, quando non impossibile, l’esecuzione dei movimenti fini.
- Apparato riproduttivo: nella donna si verificano alterazioni del ciclo mestruale dall’oligoamenorrea fino all’amenorrea; nell’uomo invece si assiste ad una diminuzione della libido, riconducibile però per lo più alle alterazioni della neuropsiche.
- Apparato muscolare: per il prevalere dei processi catabolici si instaura atrofia con astenia e fini tremori particolarmente evidenti agli arti superiori, con incapacità a mantenere un adeguato tono muscolare.
- Osso: per il prevalere dei fenomeni osteoclastici si instaura osteoporosi con un incremento della liberazione del calcio ed ipercalcemia.
La
diagnosi di ipotiroidismo si basa sul riscontro ematico di elevati livelli di
T3 e
T4.
Bisogna poi distinguere le varie forme di ipertiroidismo, in primis quelle causate da alterazioni proprie della tiroide da quelle causate da alterazione dell’ipofisi (ipertiroidismo centrale) che fa aumentare alla tiroide lo stimolo a produrre ormoni.
Per questa distinzione si ricorre al dosaggio del
TSH (ormone prodotto dall’ipofisi che stimola la tiroide a produrre ormoni).
Quando l’ipofisi funziona, risponde ad un incremento degli ormoni tiroidei diminuendo la produzione di TSH nel tentativo di inibire la tiroide.
Per tanto se accanto a alti livelli di T3 e T4 si riscontrano anche alti livelli di TSH, il problema è che l’ipofisi produce troppo TSH e bisogna indagare le cause di iperpituarismo che a loro volta possono essere determinate da patologia primariamente ipofisiaria o da eccesso del relasing factor ipotalamico (TRH).
Se invece accanto a livelli alti di T3 e T4 si hanno livelli bassi di TSH l’ipofisi funziona ed il danno è tiroideo, bisogna allora andare alla ricerca dell’eziologia della patologia tiroidea.
Esistono però anche condizioni patologiche, più rare, con T3 e T4 alti e TSH basso che non sono primariamente tiroidee, trattasi di casi di produzione ectopica di ormoni tiroidee come può avvenire in corso di tumori di altre sedi in grado di produrre ormoni tiroidei.
L’ipertiroidismo da causa tiroidea è riconducibile essenzialmente ai
gozzi tossici ed alla patologia neoplastica.
Il gozzo tossico a differenza del gozzo semplice si caratterizza per la iperproduzione di ormoni tiroidei.
Il gozzo tossico si differenzia in
diffuso, quando interessa tutta la ghiandola,
uninodulare quando c’è un solo nodulo tiroideo responsabile dell’iperproduzione ormonale e
multinodulare quando sono presenti più noduli tiroidei responsabile dell’iperproduzione ormonale