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Obesità
Indice di Massa Corporea
Circonferenza Addominale


L’obesità è un eccesso ponderale con un accumulo di tessuto adiposo che rappresenta un fattore di rischio cardiovascolare molto importante.
Spesso è sostenuto da alimentazioni ipercaloriche è più raramente da alterazioni ormonali.
L’accumulo di tessuto adiposo si verifica quando vengono introdotte più calorie di quante se ne consumino.

L’introduzione di più calorie dipende oltre che da gola ed ingordigia anche dai livelli di lectina, chiamata ormone della fame. La leptina viene prodotta dal tessuto adiposo ed inibisce la fame, in pratica quando c’è grasso il tessuto adiposo manda un segnale al cervello (leptina) che dice quarda qui c’è un sacco di roba per produrre energia e il cervello stoppa lo stimolo della fame dicendo al corpo ok c’è un sacco di roba non ne serve altra.
I livelli di leptina sono in parte geneticamente determinati in parte dipendendi dalle abitudini alimentari.
Mano mano che aumentano l livelli di leptina diminuisce la sensibilità del cervello alla leptina e riduce quindi il segnale di stop, per cui anche in presenza di abbondante tessuto adiposo si ha fame lo stesso.
C’è poi la questione del metabolismo basale, più è elevato il metabolismo basale e più energia si consuma sia a riposo che quando ci si muove.
Gli ormoni maggiormente implicati nel metabolismo basale sono gli ormoni tiroidei.
In relazione al metabolismo basale e sensibilità alla lectina c’è dunque che ingrassa più facilmente di altri.

La deposizione di tessuto adiposo generlamente differisce tra uomo e donna, essendo condizionata dagli ormoni sessuali:

L’obesità riconosce una certa familiarità, genitori obesi più spesso avranno figli obesi.
La familiarità non necessariamente è genetica; ci sono predisposizioni genetiche relative al tipo di metabolismo basale ed alla funzione della leptina, ma i fattori ambientali giocano un ruolo cruciale; soggetti appartenenti alla stessa famiglia vivono nello stesso ambiente ed è altamente probabile che i genitori “trasmettano” ai figli le proprie abitudini alimentari.

Per tenere sotto controllo il peso la buona vecchia bilancia presente in ogni casa è sempre un valido metodo di "autopesata".
Il peso è però variabile in funzione dell'altezza, un omone di 2 metri che pesa 100kg è considerato normopeso, se invece a pesare 100kg è un soggetto alto 1,60 m allora è obeso.
Per valutare con maggior precisione l'obesità si prende quindi in considerazione sia il peso che l'altezza, e si calcola l'indice di massa corporea che che si calcola divento il peso (espresso in Kg) per il quadrato dell’altezza (espresso in metri quadri).
Indice di massa corporea si abbrevia con IMC o con BMI (body mass index).

Stato Nutrizionale Indice di Massa Corporea
(BMI)
Grave Magrezza (inedia) < 16
Visibilmente sottopeso
(anoressia moderata)
tra 16 e 17,49
Leggermente sottopeso tra 17,5 e 18,49
Normale tra 18,5 e 24,99
Sovrappeso tra 25 e 29,99
Obesità di I classe (moderata) tra 30 e 34,99
Obesità di II classe (grave) tra 35 e 39,99
Obesità di III classe (gravissima) ≥ 40,00

L'obesità è un grosso fattore di rischio cardiovascolare, ma c'è un tipo di grasso più pericoloso di altri: il grasso viscerale (per dirla alla romana "a panza").
Le dimensioni della pancia sono correlate al rischio cardiovascolare, è importante dunque anche la misura della circonferenza addominale, fattibile con un comunissimo metro da sarta (quello giallo morbido che sicuramente avete in casa) si misura la circonferenza addominale: valori al dispra si 100 cm. per l'uomo e di 90 per le donne conferiscono un aumentato rischio cardiovascolare, che aumenta all'aumentare della circonferenza.

Rischio
Cardiovascolare
Circonferenza Addominale in cm.
Uomo Donna
Molto Basso < 80 < 70
Basso 80 – 99 70 – 89
Elevato 100 – 120 90 – 109
Molto Elevato > 120 > 110

Come si evince dalla tabella soprariportata, sono considerate significativo fattore di rischio cardiovascolare circonferenze addominali superiori ai 100 cm. per gli uomini e di 90 per le donne.
Tale stritificazione non tiene però contro della struttura ossea e della costituzione individuale, ad esempio un rachitico ed un armadio con le spalle enormi che hanno la stessa circoferenza addominale, non hanno lo stesso fattore di rischio.
Si ottiene maggior precisione rapportando la circoferenza addominale con i fianchi: il rapporto vita-fianchi (abr. WHR) deve essere inferiore a 1 (meglio se inferiore a 0,9) per l’uomo e 0,85 (meglio se inferiore a 0,8) per la donna.
Le circonferenze più frequentemente utilizzate autonomamente dalle persone sono torace vita e fianchi e sono quelle che danno anche le misure delle modelle (il famoso 90-60-90), che fa sport si misurano anche circonferenza di braccia e coscia per valutare la crescita dei muscoli.

Le misurazioni con bilancia e centimetro non distinguono però tra massa magra e massa grassa.
Considerate ad esmpio un culturista, può arrivare a pesare, anche se non molto alto, più di 100 kg senza avere un filo di grasso.
Ci sono delle metodiche più o meno complicate di valutazione della massa grassa che consentono di distinguere tra muscolo e grasso e che vedremo nella prossima pagina.
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