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Metabolismo del Calcio
Il
calcio è un elemento chimico la cui sigla è Ca ed è il metallo più abbondante dell’organismo umano.
Quando si parla di calcio (non inteso come quello sport in cui una ventina di ragazzetti in braghe sintetiche si contendono una palla) la prima cosa che viene in mente sono le ossa. Ed in effetti il calcio è un elemento essenziale per la mineralizzazione di
denti ed ossa che inoltre costituiscono anche la maggior riserva di calcio dell’organismo.
Ma il calcio ha anche numerose altre funzioni importantissime: è un elemento fondamentale per la
contrazione muscolare, la conduzione nervosa e la coagulazione, è inoltre implicato in processi di secrezione ormonale, funge da secondo messaggero per ormoni e fattori di crescita, svolge un ruolo anche nella trascrizione genica ed in attività metaboliche ed è coofattore di diversi enzimi.
Il calcio viene introdotto con la dieta (latte e derivati ma non solo) e viene assorbito a livello intestinale tramite due meccanismi:
- diffusione semplice, sfruttando il gradiente tra intestino e plasma, è un meccanismo che va incontro a saturazione
- diffusione facilitata attraverso le calcium indigna proteine, che sono in grado di assorbire, consumando energia, calcio anche contro gradiente; la loro attività è regolata dalla vitamina D
Nel plasma il calcio circola in parte in forma libera ionizzata ed in parte (circa la meta) legato a proteine plastiche (soprattutto albumina) o complessato con altri ioni a formare sali.
Il calcio svolge innumerevoli funzioni (
vedi sopra) e viene accumulato nell’osso o escreto per via renale.
Il rene filtra, in condizioni normali, una media di circa 10 g di calcio al giorno, che viene per la maggior parte riassorbito, la quota escreta con le urine si aggira intorno ai 200 mg (in equilibrio con la quota che viene assorbita a livello intestinale.
I livelli di calcio nel sangue (
calcemia) sono considerati normali per valori compresi tra 8.5 e 10.5 mg/dl; al di sotto di questi valori si ha
ipocalcemia, al di sopra
ipercalcemia.
I valori della calcemia variano perché ne viene immesso in circolo troppo o troppo poco e/o perché ne viene escreto troppo o troppo poco in rapporto ad assorbimento intestinale, mobilizzazione e/o immagazzinamento osseo ed escrezione renale.
Tali eventi sono sotto il controllo di:
- Vitamina D: le vitamine D sono delle vitamine di derivazione steroide (d1, d2, d3, d4 e d5), di cui la più attiva è il colecalciferolo (D3) che deve però essere attivata da reazioni di ossidrilazione. Il colecalciferolo deriva dal 7 deidrocolesterolo cutaneo, per azione dei raggio solari che lo trasformano in colecalciferolo, o assunto direttamente con la dieta sottoforma di colecalciferolo. Subisce una prima idrolizzazione a livello epatico (25-idrossicolecalciferolo) ed una seconda a livello renale (1,25-diidrossicolecalciferolo) e quindi trasferito a livello dei tessuti bersaglio dove esplica la sua funzione. La vitamina D attivata favorisce l’assorbimento intestinale di calcio, il riassorbimento renale di calcio e fosforo e la deposizione di calcio nelle ossa.
- Paratormone: è un ormone secreto dalle paratiroidi le cui cellule sono dotate di recettori sensibili ai livelli di calcio e modulano la secrezione del paratormone sulla base di tali livelli.
Il paratormone agisce a livello osseo e renale ed ha come effetto un aumento dell’attività osteoclasti con mobilizzazione del calcio dalle ossa che si traduce in un incremento della calcemia e della fosforemia; a livello renale agisce sia sulla funzione escretrice, aumentando il riassorbimento tubolare del calcio (diminuzione della calciuria ed incremento della calcerai) ed incrementando quello del fosforo (aumento della fosfaturia e riduzione della fosforemia) sia aumentando la sintesi della idrolisi che attiva la vitamina D (aumento dei livelli di Vitamina D attivata con aumento delle funzioni regolate dalla vitamina D)
- Calcitonina: è un ormone secreto dalle cellule parafollicolari della tiroide (cellule C) ed è un antagonista del paratormone, ha quindi effetti contrari a quelli del paratormone inibendo l’assorbimento di calcio a livello intestinale e la sua mobilizzazione ossea, favorendo l’escrezione urinaria di calcio ed inibendo l’attivazione della vitamina D.
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