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Iperparatiroidismo


L’iperparatiroidismo è un eccesso di funzione delle paratiroditi che producono più PTH del normale.

La secrezione eccessiva di PTH porta ad una eccessiva attività osteoclastica cui consegue una rarefazione delle ossa con mobilizzazione oltre che del calcio anche del fosforo e di componenti della matrice (idrossiprolina) con sviluppo di osteite fibrocistica.
A livello renale aumenta anche l’escrezione dei fosfati con fosfaturia.
Nell’iperparatiroidismo oltre agli effetti della calcemia si hanno anche alterazioni a livello osseo e sono più spiccate quelle renali fino a sviluppo di insufficienza renale.

Iperparatiroidismo sta ad indicare un eccesso di funzione delle paratiroidi che incrementa la produzione di PHT ma non sempre l'eccesso di PHT causa ipercalcemia.
L’iperparatiroidismo viene distinto in primario e secondario.

L’iperparatiroidismo primario è quello sostenuto da patologia delle paratiroidi, molto spesso di tipo proliferativo (neoplasie, iperplasie carcinomi) ed è sempre ipercalcemico, con segni e sintomi da ipercalcemia

L’iperparatiroidismo secondario è invece un eccesso di produzione del PTH in risposta ad ipocalcemie croniche di varia natura.
Quindi inzialmente si avranno gli effetti della ipocalcemia, cui segue la risposta delle paratiroidi con incremento del PTH per riportare la calcemia a livelli normali (cosa che più riuscire oppure no).
Gli effetti dell’ipercalcemia quindi mancano, ma sono presenti gli effetti sull’osso (da dove viene mobilizzato il calcio per compensare la carenza ematica).

Tipica ad esempio è l’osteodistrofia renale.
L’ipocalcemia dell’insufficienza renale ad esempio stimola l’attività delle paratiroidi, con iperplasia delle paratiroidi ed incremento del PTH che esaltà l’attività osteoblestica.
Essendo il rene insufficiente si avrà anche una minore attivazione della vitamina D ed una acidosi metabolica uremica.
Il quadro osseo quindi si complica con aggiunta alla osteite fibrocistica da PHT anche dell’osteomalacia da deficit di vitamina D e all’osteoporosi da acidosi metabolica uremica (a quest’ultima contribuiscono anche il trattamento con steroidi glicoattivi).