@
B
L'angolo del dottorino
Cerca nel sito...

Google Ricerca personalizzata


Ipertensione arteriosa -
Complicanze Oculari
Retinopatia Ipertensiva


La parte dell'occhio maggiormente soggetta a danni per l'esposizione cronica a regimi pressori superiori alla norma è la retina, con sviluppo di Retinopatia Ipertensiva
La retina è sensibile a vairazioni pressorie e va incontro facilmente a danni.
Il distretto retinico è osservabile agevolmente dall’oculista mediante il fondo dell’occhio, esame che è consigliato a tutti i soggetti ipertesi perchè consente di vedere le arteriole.
Le uniche arteriole visivamente osservabili con facilità sono proprio quelle dell’occhio e riflettono lo stato di compromissione di tutte le arteriole del corpo. L'esecuzione periodica di videat oculistico con fondo dell'occhio è consigliato a tutti i soggetti ipertesi.
Le alterazioni visibili al fondo dell’occhio sono molteplici, alcune sono esclusiva espressione di retinopatia ipertensiva, altre sono legate alla senilità (importanti anche le modificazioni senili poiché spesso gli anziani sono ipertesi).

Tra le alterazioni retinica si annoverano:
In relazione alla presenza di tali elementi la retinopatia ipertensiva si classifica secondo Keith, Wagener e Baker come segue: In un paziente iperteso le alterazioni retiniche di grado più avanzato compaiono solo in presenza di pressione diastolica superiore a 125 mmHg, mantenuta nel tempo o per inpennamenti notevoli e rapidi dei valori pressori.

Ipertensione Arteriosa -
Complicanze Renali
Nefropatia Ipertensiva


La nefropatia causata dall'ipertensione è nota come nefropatia ipertensiva.
In realtà le interzioni tra pressione arteriosa e funzione renale sono molteplici.
L'ipertensione è sia causa che conseguenza di molte malattie renali.
L’ipertensione causa nefroangiosclerosi già a partire da un anno dopo l’esordio dell’ipertensione arteriosa.
Le prime fasi della nefroangiosclerosi ipertensiva sono solitamente asintomatica con modeste microlabuniuria e sono reversibili con il controllo pressorio ed il ritorno a livelli di pressione arteriosa nella norma.
Il passaggio da microlabuniuria a proteinuria è indice di lesioni non più reversibili.
Gli elevati livelli pressori determinano delle alterazioni vascolari con ispessimento e fibrosi delle arteriole renali e danni glomerulari focali con alcuni glomeruli sclerotici ed obliterari con i glomeruli residui, ancora funzionali che diventano ipertrofici.
Con il proseguire degli insulti pressori il numero dei glomeruli funzionanti si riduce fino ad avere una sclerosi totale con insufficienza renale terminale.
La progressione del danno renale aggrava l’ipertensione (attivazione del sistema renina-agiotensia) che a sua volta aggrava il danno renale, si instaura così un circolo vizioso da spezzarsi con la terapia antiipertensiva ed il ripristino di valori pressori entro i limiti della norma.

Cookie e Privacy|Mappa del sito|Link Utili
I contenuti presenti presenti sul sito angolodeldottorino.it sono di proprietà di Moretti Luca, autore e proprietario del sito, e non possono essere copiati,riprodotti,pubblicati o redistribuiti perché appartenenti all'autore stesso. E’ vietata la copia e la riproduzione dei contenuti in qualsiasi modo o forma. E’ vietata la pubblicazione e la redistribuzione dei contenuti non autorizzata espressamente dall’autore.
Copyright © 2015-2016 L'angolo del dottorino by Moretti Luca.
All rights reserved. Info e contatti: staff@angolodeldottorino.it
Dichiarazione di responsabilità: i contenuti presenti presenti sul sito angolodeldottorino.it sono sono divulgati a scopo informativo e non possono in alcun modo essere considerati sostitutivi della figura di un medico o di altre professioni sanitarie. Informarsi è cosa buona, ma per curarsi e necessario rivolgersi a professionisti della salute. Il proprietario e gli autori di questro sito non possono essere ritenuti responsabili per qualsiasi azione che gli utenti compiono sulla base delle notizie che apprendono su questo sito.